Poesie, Filastrocche, Zirudele
1
![]() Sol che raffredda (a un brindisi conviviale del 18-9-78)
|
E' MASTLER
E' ven d'i munt, l'aspet l'ha seri, rud, Aureliano Tonelli |
T'
LA CANTENA
Rucet
a meza cossa bis calzun Aureliano TonelliIN CANTINA Ripiegati a mezza coscia i poveri calzoni / (è bene non guardare per il sottile!) / nel tino entra deciso il contadino / pigiando, al ritmo - e lo senti - dei suoi grossi piedi. // Un lume fa luce ai bontemponi, / che lavorano attorno al mosto passandosi i mastelli / (e anche il bicchiere) per gli assaggi gioiosi, mentre scherzano da birbacchioni; / solo chi è dentro il tino è serio, tra il sudore. // Finito di pestare, il tino inizia a fermentare: / la vinaccia si riscalda e s'alza / in un cappello tra il rosso e lo scuro , mentre // erutta giù dalle doghe una bava d'oro. / All'interno, pian piano si sviluppa un brontolio, / come di vecchio che parla, sai, sino ad avere la bocca secca. Nelle campagne, l'antica luma a petrolio venne più tardi sostituita da quella a carburo. |
IL BOTTAIO
Proviene dai monti, d'aspetto serio, rude,/ rustico come il
suo legno già pronto da lavorare. /Usa poco la pialla e per niente i
chiodi, /ha un'accetta affilata che scorteccia (e taglia) ruvidamente. //
Con l'arte appressa dal padre, gli stessi modi /e la lunga pratica,
stagiona, sceglie il legname da lavoro; /si mostra assai tenero, guarda un
po', coi nipotini /che pur gli fanno ruotare i cerchi sulla strada e
spesso in modo esagerato, rovinoso. // Stringe le doghe attorno al fondo /che incastra in una scanalatura, di
misura, // incisa sulle singole doghe;
tutto intorno /(spalma) sterco bovino per una stagionatura perfetta. // La
tinozza con un tal puzzo addosso /si coprirà di profumo nella cantina. |