I numerosi popoli che conquistarono la
Spagna lasciarono in eredità molte parole che formano oggi lo spagnolo moderno. Alla
primitiva lingua iberica si aggiunsero parole celtiche, fenice, cartaginesi, greche,
romane (il latino fu la lingua che vi lasciò la maggior influenza, più del 60% delle
parole ed anche la struttura grammaticale, facendo dello spagnolo la lingua che più
somiglia allitaliano), visigote, arabe (gli arabi, che restarono in Spagna 800 anni,
vi contribuirono per un 10%).
Come noto, in quasi tutta lAmerica
Latina, dal Messico allArgentina, con eccezione del Brasile e di altre ex-colonie
francesi, olandesi e anglo-americane, si parla lo spagnolo, con alcune differenze linguistico-fonetiche, a causa dellassimilazione di molte parole delle lingue
indiane locali ed anche dei dialetti creoli.
Si parla anche spagnolo in alcune
ex-colonie africane, in molte parti delle Filippine e in alcune isole del Pacifico. In
Catalogna si parla il catalano, ugualmente derivato dal latino, lingua diversa dallo
spagnolo, il cui centro principale è la città di Barcellona, il gallego, simile al
portoghese, che si parla in Galizia, e il basco (nelle province basche), la cui origine è
misteriosa, come il nostro etrusco, non avendo alcuna relazione con le altre lingue
indoeuropee (alcuni studiosi credono che la sua origine debba essere ricercata
nellantica lingua iberica).