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SESSUALITA' E VITA AFFETTIVA
SESSUALITÀ E UNITA' PSICOSOMATICA
La sessualità è un'energia vitale e multiforme collegata al mondo delle emozioni, delle fantasie e delle sensazioni corporee. La sessualità non si riduce al sesso. Soprattutto sessualità non è genitalità. Gli organi sessuali sono lo “strumento” di funzioni psico-corporee molto più ampie che son parte integrante del vasto sistema d'espressione dell'uomo. La sessualità è un evento che interessa la totalità del corpo anzi di più: l'unità mente-corpo. Quindi non stupisce che solo una minima percentuale delle cause dei disturbi sessuali abbia un'origine organica, o puramente fisiologica, ma in realtà siano l'espressione di un disagio più complessivo che investe la gestione della vita emotiva e delle relazioni con gli altri. Una sessualità soddisfacente implica l'essere liberi e aperti allo scambio d'emozioni con l'altro, senza difese e timori, il che vuol anche dire "ascoltare" i sentimenti, i pensieri e le sensazioni corporee proprie e altrui. SESSO E ANALISI BIOENERGETICA
Secondo Freud l'energia che alimenta il nostro apparato psichico, che modella la mente nel corso del tempo e che regola i nostri comportamenti è una forza interna che si origina da stimolazioni a livello della fisiologia del corpo: è la libido, o pulsione sessuale... tutta la teoria psicoanalitica ruota attorno a questo termine centrale. Scrive Freud: <<Non si può non riconoscere che la libido ha fonti somatiche, che essa sgorga all'Io da organi e parti del corpo diversi. Ci si vede nel modo più chiaro in quella parte di libido che si chiama eccitamento sessuale. Le parti da cui deriva preminentemente questa libido sono contraddistinte col nome di "zone erogene", propriamente per tutto il corpo è zona erogena>>. Le zone erogene primarie della donna sono il clitoride e la vagina; l'uomo si limita ad una sola, il glande. Un allievo di Freud, il medico austriaco Wilhelm Reich, approfondì il problema dell'influenza reciproca fra corpo e psiche fondando un'originale indirizzo psicoanalitico. In quest'orientamento lo studio del corpo s'inserisce nella cornice psicoanalitica al fine di pervenire ad una comprensione olistica dell'uomo contro il falso dualismo che vede la mente e il corpo com'entità separate. La nozione fondamentale di tale approccio è che "noi non abbiamo un corpo ma siamo il nostro corpo". Reich considera la libido una vera e propria energia organica in grado di raggiungere la sua massima espressione al momento dell'orgasmo. Reich elaborò il concetto di "potenza orgasmica" designando con ciò la capacità di desiderare e di godere; si tratta di una funzione potenziale che può essere repressa dall'esterno, come dai condizionamenti familiari ed ambientali, oppure inibita internamente da blocchi e da automatismi che ostacolando il libero pulsare dell'organismo sono causa di nevrosi. Reich riscontrò che un rilevante squilibro nell'economia sessuale dell'individuo influisce negativamente sulla salute mentale, qualora s'impedisce di sperimentare una reazione orgasmica completa. L'organismo deve scaricare periodicamente le proprie energie sessuali allo scopo di mantenere un ottimale equilibrio energetico interno, quando ciò non avviene tal energia si trasforma in angoscia e trova quale via di sfogo una compensazione attraverso sintomi nevrotici o psicosomatici. Un elemento fondamentale della teoria reichiana è la scoperta della "corazza caratteriale". Secondo Reich il carattere si forma come difesa a seguito delle pressioni interne delle pulsioni e delle influenze minacciose del mondo esterno. Le tensioni croniche e le rigidità muscolari, prodotte dall'individuo nel tentativo di difendersi da un ambiente ostile, si formano in seguito a shock, in particolare durante l'infanzia. L'accumulo delle tensioni muscolari, l'operare processi tesi ad ostacolare le proprie emozioni e il non lasciar scorrere liberamente l'energia delle eccitazioni, originano a livello psicologico una corazza caratteriale, che ha un suo corrispettivo sul piano somatico nella corazza muscolare. La corazza limita l'espressività e le risposte provenienti dalle varie stimolazioni. La corazza caratteriale può essere sciolta grazie ad appropriati esercizi della terapia reichiana. Con lo scioglimento dei blocchi dell'atteggiamento muscolare c'è una scarica dell'energia trattenuta nel corpo ed affiorano, dall'inconscio alla coscienza, i ricordi e le emozioni associati al trauma che aveva prodotto quei sintomi. La rievocazione del trauma non implica più unicamente un processo verbale, come nella psicanalisi classica, ma vi è anche un coinvolgimento somatico-corporeo. L'idea base della terapia reichiana è che affinché si possa raggiungere il benessere di mente e corpo, e quindi gioire pienamente della sessualità, è necessario che l'energia possa fluire liberamente attraverso le fibre, senza trovare ostacoli o impedimenti prodotti da traumi passati o conflitti presenti; in questo modo è possibile realizzare una normale funzione orgasmica. Lo scorrere armonioso dell'energia in noi si realizza attraverso l'equilibrio fra carica e scarica, tra eccitazione e rilassamento, mediante un processo di tensione-carica-scarica-rilassamento che, come scrive Reich, è la "formula dell'orgasmo". L'orgasmo segue questo ritmo: tensione sempre crescente fino ad arrivare ad un caricamento bioenergetico cui fanno seguito una scarica energetica e una distensione. Ma generalmente l'energia viene vincolata nella corazza caratteriale mediante le tensioni muscolari e limitando l'eccitamento sessuale. Nelle nevrosi, che si manifestano anche con disturbi della sfera sessuale, sono presenti blocchi energetici che si materializzano nella corazza nella quale l'energia sessuale è accumulata. Un'altra modalità inconscia di controllare l'espressione delle energie emotive è la tendenza a trattenere il respiro, inibendo l'espirazione con un blocco diaframmato o con tensioni muscolari. Possiamo osservare un simile comportamento quando i bambini trattengono il respiro in situazioni d'angoscia o d'opposizione. Questi ingorghi energetici impediscono di mobilitare le emozioni ostacolando la disponibilità a lasciarsi andare al piacere sessuale. Il medico americano Alexander Lowen svilupperà ulteriormente le teorie di Reich fondando una nuova disciplina, l'Analisi Bioenergetica, il cui scopo è la promozione del benessere mentale unito ad una buona condizione fisica. Questo risultato si può realizzare attraverso la facilitazione del libero circolare dell'energia all'interno dell'organismo eliminando i blocchi della corazza carattero-muscolare che la imprigionano, a questo punto le sensazioni somatiche e le emozioni scorrono insieme e sono percepite dall'Io come correnti di piacere. Viceversa l'individuo "corazzato" è bloccato nella sua capacità di esprimere ci che sente, col tempo riducendo la percezione e la vitalità del suo corpo. Lowen elaborò un sistema d'analisi delle diverse tipologie caratteriali dalle strutture corporee, dai tratti psicologici degli atteggiamenti difensivi e dai diversi processi energetici che si sono formati come reazione all'ambiente. Non esiste un tipo caratteriale puro, se non ad un livello palesemente patologico, ma in ogni individuo i tratti possono combinarsi in vario modo. Secondo la Bioenergetica i caratteri base sono:
PSICOANALISI DEL RAPPORTO DI COPPIA: L'AMORE AUTENTICO
Problemi di natura sessuale trovano cause psicologiche che lo studio psicoanalitico del rapporto di coppia ha chiarito. Se a letto le cose non vanno è utile fare un passo indietro e fermarsi a riflettere sulla natura dei sentimenti in gioco nella relazione amorosa, ed aver ben chiaro quale ruolo possono avere i desideri del lato nascosto della nostra personalità, ovvero dell'inconscio. La relazione amorosa inizia con l'innamoramento che ci porta a desiderare quella persona e nessun'altra. Affinché questo momento iniziale di grande passione possa trasformarsi in amore maturo, e non adolescenziale, e perché si possa gioire di una relazione sessuale adulta è necessario che entrambi i membri della coppia abbiano portato a termine e risolto felicemente alcune tappe decisive delle sviluppo psicologico:
QUANDO LE COSE NON VANNO: LE NEVROSI DI COPPIA
Se tutti questi passaggi psicologici poc'anzi illustrati non saranno risolti felicemente è probabile che la relazione affettiva che lega i partner si strutturi su basi nevrotiche... e così per rattoppare una mancata identità personale si ricercheranno nell'altro le qualità di cui si ha bisogno, pretendendo che il partner soddisfi onnipotentemente i nostri desideri affettivi infantili-adolescenziali. Normalmente nei primi periodi dell'innamoramento la coppia vive come gioiosamente fluttuante all'interno dell'illusione che l'altro possa soddisfare le proprie richieste consce ed inconsce, ma la relazione diverrà un vero rapporto d'amore quando congiuntamente si arriverà alla consapevolezza che queste illusioni si devono integrare con la realtà. Se dopo il periodo dell'innamoramento assieme alle normalissime illusioni non emerge anche una visione realistica, la relazione sarà tempestata da profonde incomprensioni e recriminazioni, fino a giungere alla delusione perché l'altro non è stato in grado di soddisfare i nostri bisogni infantili-adolescenziali e si vivrà la sensazione che il partner ci abbia ingannato mostrandoci, invece che il suo vero sé, una maschera. Sulla spinta della delusione il conflitto all'interno della coppia potrebbe anche trovare una sua manifestazione attraverso il sintomo del disturbo sessuale. Da questo momento la relazione potrà subire questi possibili destini:
FANTASIE EROTICHE
Tutti abbiamo fantasie sessuali... chi non le ha è probabile abbia qualche problematica psicologica (generalmente di tipo ossessivo-fobico). In base ad una nota ricerca condotta dal medico William Masters e dalla psicologa Virginia Johnson i tipi prevalenti di fantasie sessuali sono - per eterosessuali maschi: sostituzione della partner abituale, esperienze sessuali di gruppo, incontri omosessuali, osservazione dell'attività sessuale altrui - per eterosessuali femmine: sostituzione del partner abituale, incontro sessuale forzato con un maschio, incontri idilliaci con uomini sconosciuti, incontri omosessuali - per omosessuali maschi: immagini dell'organo sessuale maschile, esperienze sessuali di gruppo, incontri sessuali forzati con uomini sconosciuti, incontri eterosessuali - per omosessuali femmine: incontri sessuali forzati, ricordo di un'esperienza sessuale passata, incontri eterosessuali, incontro idilliaco con la partner abituale. ATTRAZIONE FATALE? UNA FOTOGRAFIA NEL CERVELLO
Per quale motivo è scoppiato quel colpo di fulmine? Perché proviamo quell'irresistibile attrazione proprio per quella persona? Qual è quel "non so che" che ci spinge a metterci sempre assieme con quel tipo di partner? Secondo John Money, professore di sessuologia all' Università di Baltimora, nel nostro cervello esisterebbe una sorta di fotografia del partner ideale che guiderebbe in modo inconsapevole le nostre scelte. Diversi elementi acquisiti nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza compongono questa fotografia: il tono della voce di nostra madre, lo stile particolare di uno zio, il petto della tata, le braccia di papà, i tratti del viso di una nostra maestra elementare, il colore degli occhi di un compagno d'infanzia... tutta una serie di informazioni sensoriali, caricate di emozioni positive, che si combinano in un'immagine indelebile nella nostra memoria. Quanto più nella realtà ritroveremo questi elementi rispecchiati in una persona tanto maggiore sarà la probabilità di esserne sedotti. |