LO STILE

pallino.gif (940 byte) Lo stile è un intreccio fra romanico e gotico.

Archetti. A. Gianfranceschi, Giornale di servizio, Quaderni del Corriere Cesenate 1997.

Il "romanico", che subì l'influenza dell'arte ravennate, lo troviamo, all'esterno, nelle fiancate dell'edificio, con la cortina degli archetti pensili; all'interno invece si trova in tutta la parte alta della navata centrale, insieme con la serie delle undici piccole finestre.

Il "gotico", all'interno del tempio, lo si trova negli archi a sesto acuto delle navate che si slanciano sui rossi ed esili pilastri, nell'abside con tre monofore e nelle navate laterali con undici monofore.

Archi. A. Gianfranceschi, Giornale di servizio, Quaderni del Corriere Cesenate 1997.

In quest'ultime, i cui vetri soffiati sono di Murano, si possono vedere piccoli stemmi colorati, che rappresentano varie personalità di rilievo, da alcuni vescovi cesenati ai papi Pio VI e Pio VII, sino agli offerenti delle vetrate.

La costruzione, benché eseguita con materiale povero (il cotto), è nel complesso imponente e armoniosa.

Le finestre delle navate laterali e della navata centrale risultano, all'interno, asimmetriche nella disposizione, contrariamente a quanto appare dall'esterno; quelle della navata di destra sono più lunghe di quelle di sinistra.

A causa di questo singolare gioco architettonico, si vedono contemporaneamente, da un punto preciso della navata di mezzo, tutte le finestre del tempio.

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