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DICHIARAZIONE DELL'UNESCO
La biblioteca di Malatesta Novello La biblioteca di Malatesta Novello, ultima biblioteca antica alle soglie dell'invenzione della stampa, rappresenta l'idea stessa di biblioteca umanista. Riconosciuta universalmente come unica biblioteca del Quattrocento ancora intatta, quanto all'edificio, l'arredamento e i manoscritti, essa costituisce un complesso monumentale e bibliografico di eccezionale importanza. La struttura architettonica è splendida e innovativa, ideata forse dallo stesso Leon Battista Alberti, ma è il patrimonio librario che costituisce l'essenza e la finalità della biblioteca. Oltre alle grandi opere della cultura medievale, Malatesta Novello raccolse i frutti della tradizione classica latina, greca, ebraica e araba, al fine di realizzare il progetto d'una cultura universale, secondo i canoni umanistici. I preziosi 343 codici sono ancora oggi al loro posto, esattamente come cinque secoli fa, legati alle loro catenelle originali del Quattrocento, negli stessi banchi di lettura, costituendo così una dotazione libraria ideale per la biblioteca d'un principe della prima metà del Rinascimento. Grazie a questa realizzazione culturale, Cesena, malgrado la sua posizione decentrata, ha potuto svolgere, di concerto con Firenze, Milano, Ferrara e Roma, il ruolo di centro propulsivo della cultura umanista, fondamento della civiltà occidentale. Nata come biblioteca principesca, la Malatestiana fu donata da Malatesta Novello al Comune per un uso pubblico, divenendo così una delle più antiche biblioteche pubbliche d’Europa. Con la sua iscrizione al registro della "Memoria del mondo", la biblioteca di Malatesta Novello, potrebbe ottimizzare certamente tutte quelle azioni di conservazione e di accesso universale che l'amministrazione esercita e garantisce da sempre. Ne è prova il progetto "Catalogo Aperto dei Manoscritti Malatestiani". Operativo da più d’un anno su Internet e realizzato col programma WWW.ISIS 5.0, esso offre un materiale iconografico, testuale e bibliografico senza precedenti. L'accesso è facile, il servizio è gratuito e le informazioni sono abbondanti. tr. it. E.G. |
Si ringrazia per la collaborazione la vicedirettrice della
Biblioteca
Malatestiana Paola Errani
La musica è tratta da Intabulatura di Valentin Bakfark (1507-76), arrangiata da
Harald
Lillmeyer