Almanacco del 1889

Almanacco del 1889

  • L'agave. Sta dieci, venti, trent'anni vergine: ma un anno dopo maritata muore. La lunga verginità finisce con la fioritura, la quale ne segna la morte. La sua foglia è contro la jettatura, il malocchio, i malefici d'ogni genere; i suoi aculei si portano addosso pel medesimo fine. La puntura di essi è velenosa, mirabile però nel sedare i dolori dentali. Assenzio

Agave

  • L'assenzio. La sera della vigilia dell'Ascensione, le donne compongono croci di assenzio e le fanno collocare sui tetti delle loro case, sicure che Gesù Cristo, passando nella notte, per salire al cielo, le benedica. Ripigliandole il giorno seguente, le conservano come rimedi preziosi in certe malattie. Appese in una stalla, queste crocette valgono a mansuefare e rendere trattabili gli animali indomiti. Assenzio

Assenzio

  • La passiflora fior di Passione. Si racconta che quando Gesù Cristo pendeva dalla croce, nelle tre ore dell'agonia, una goccia del Suo sacratissimo sangue venne a cadere sopra una pianticella. Questa seccò, il suo seme si sparse per terra, germogliò poi e diede il Fior di Passione. Questo fiore presenta i simboli della passione di Gesù Cristo, cioè i tredici Apostoli, la corona di spine, i tre chiodi onde Egli fu crocifisso.

Passiflora

  • Il tameriggio o tamerice. Oggi è un arbusto, ma prima della venuta di Gesù Cristo, secondo la leggenda, era un grand'albero, tanto che Giuda vi si andò ad appiccare. Da quell'istante il tameriggio si abbassò, s'impicciolì e divenne l'arbusto nanerottolo che è al presente: brutto, mal formato, neppur buono a fare un focherello. Secondo un'altra leggenda, l'anima di Giuda fu ed è condannata a girar sempre in aria, e tutte le volte che scopre un tameriggio si ferma a guardarlo: che è supplizio la vista orrenda del suo corpo maledetto che Giuda stesso vede spenzolante dall'arbusto.

Tamerice

  • Il melograno. È simbolo d'amore. Le verghe di melograno servono ad indicare dove sieno nascosti i tesori occulti. Importa però che siano maneggiate da una maga o da una persona che sappia le formule, gli scongiuri. Questa persona dee aver venduta l'anima al diavolo. La melagrana bianca era di Lucifero quando egli stava in cielo e diventò rossa quando egli sprofondò nell'inferno. La melagrana rossa pertanto è del diavolo, e quando se ne vede una a chicchi rosso carico, dicesi che è della vera razza di Lucifero.

Melograno

  • Il cotogno. Fu di cotogno il frutto colto da Eva nel paradiso terrestre e che Adamo, pel suo agro sapore, non poté mandar giù, onde tutti gli uomini appunto, perché figli di Adamo, ne conservano ancora la traccia nel groppo della gola, detto comunemente "pomo d'Adamo". Figuratamente vale sempre amarezza, afflizione, interno cruccio affanno. Le verghe di cotogno erano strumento di tortura e servivano per fustigare le spalle nude dei malfattori o degli imputati, per farli confessare. Lo stesso scopo avevano le schegge di legno, che si conficcavano sotto le unghie. Cotogno

  • Il cardo comune. La vigilia di San Giovanni, si strappa un cardo e si sotterra. Il dimani all'alba si dissotterra, si contunde, e la giovinetta che fa quest'operazione vede bene se la peluria interna sia bianca o colorata. Se bianca, addio speranze: la giovinetta rimarrà zitella, se colorata, segno di nozze più o meno vicine, giusta il suo colore, più o meno vivace.

Cardo

  • Il verbasco. Chi sospetta infedele la moglie, può accertarsene, percotendo con un bastone un verbasco fiorito. Il numero dei fiori che ne cadranno indicherà quante volte abbia essa tradito il marito. È chiaro che con questa prova nessuna donna potrebbe trovarsi onesta, poiché i fiori di questa pianta aderiscono al ricettacolo così leggermente che alla minima scossa staccansi e cadono quasi tutti.

Verbasco

Glossario

Homolaicus

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