Alessandra Zammarchi

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Un esempio di scrittura creativa nella Scuola Media "A. Frank" di Cesena

a.s. 2001-2002

IL RAGNO EGOISTA

...inciampò; sembrava che dovesse cadere e rompersi l'osso del collo, quando l'ape, nonostante gli fosse nemica, svolazzò, riuscendo ad afferrargli una delle otto zampette e salvandolo.

Il ragno però era un po' cicciottello e l'ape, non riuscendo a trasportarlo, chiamò delle sue amiche. Fecero molta fatica, ma alla fine il ragno si ritrovò nella sua comoda ragnatela.

Mamma mia! Doveva essere ben spaventato!
In effetti lo era, però non lo voleva dare a vedere, così si avvicinò all'ape e senza nemmeno ringraziarla, vanitoso com'era, le disse: "Sarei riuscito ad atterrare anche da solo, non c'era bisogno che voi mi aiutaste, anzi non dovevate proprio farlo. Sono inciampato apposta per dare una prova del mio grande coraggio. E' meglio che non vi facciate più vedere da queste parti: le api non mi piacciono!". Detto questo girò i tacchi e si mise a riposare su uno dei fili della sua ragnatela.

L'ape iniziò a volare, non sapeva dove andare, così, dall'alto, si mise a cercare un bel posto al sole. Ne trovò uno poco più in là, vi si stese e si mise a riflettere: "E' proprio un egoista quel ragno, chi pensa di essere? Dovrebbe sentirsi in debito con me per tutta la vita e invece non mi ringrazia nemmeno: che vanitoso! Però voglio aiutarlo a diventare più buono; sono sicura che diventeremo amici, se manterrò la pazienza".

Con questi pensieri si mise a riposare. Quando si svegliò aveva le idee molto chiare in testa. Sapeva perfettamente come comportarsi: era sicura che alla fine lui avrebbe capito che il suo carattere era "brutto" ed era per quello che non aveva mai avuto amici.

Volò subito sino alla ragnatela, se lo ricordava bene quel posto; il ragno sembrava dormisse, così l'ape gli cantò una ninna nanna. Invece di continuare a riposare l'insetto si svegliò di soprassalto dicendo: "Chi è che osa svegliare il grande sovrano?".

L'ape rispose: "Oh, mio sovrano, io non intendevo svegliarla, volevo solo che lei dormisse in pace! Mi dispiace molto per quello che ho fatto, ma... non volevo proprio e in più mi dispiace anche per prima, io pensavo di salvarla e invece... oh quanti brutti atti in un solo giorno!"

Il ragno era molto contento per gli elogi dell'ape e la ringraziò, anche se poco. Si stava piano piano innamorando, come amico, di lei e fu per questo che accettò l'invito a cena che gli aveva proposto. "E' molto gentile dopo tutto, una cena servirà per conoscerci meglio" - pensò.

La cena fu meravigliosa, i due animali chiacchierarono per tutta la serata e si divertirono; il ragno stava diventando sempre più buono e gentile e si rivelò anche molto simpatico.
L'ape, in cuor suo, era molto contenta, perché sapeva che era merito suo se il ragno era cambiato.

I due si frequentarono ancora per molto tempo, si confidavano i propri segreti e si consigliavano a vicenda.

Stavano sempre insieme, erano diventati inseparabili, nonostante fossero di due specie diverse...

MORALE
Bisogna sempre cercare il lato buono in ogni persona, e se per caso qualcuno non l'avesse, cosa molto strana, bisogna aiutarlo a costruirselo.

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Galarico - Homolaicus - Ultimo aggiornamento: 08-mag-2005