LA CACCIA ALLE STREGHE

Dal mondo cattolico a quello protestante


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Premessa

Diana cacciatrice, marmo scolpito da Giuseppe Graziosi nel 1926 (part.).
Diana cacciatrice, marmo scolpito da Giuseppe Graziosi nel 1926 (part.).

La caccia alle streghe è sempre esistita, da quando sono nate le civiltà schiavistiche, circa 6000 anni fa, e non è mai finita. Ha solo cambiato forme e modi, a seconda dell'evoluzione della tecnologia e della democrazia formale.

Quindi è inutile prendersela con le confessioni religiose, mostrando di stare dalla parte della ragione, solo perché si è laici o atei o agnostici. È solo un'illusione quella di credere che chi non è religioso non può compiere una caccia delle streghe.

La parola "streghe" va considerata in maniera traslata, simbolica, metaforica. Oggi non si continua a colpire solo le donne, come succedeva nel tardo Medioevo, ma lo sono anche gli uomini, di qualunque colore siano, a qualunque etnia o nazione appartengano, di qualunque credo politico o religioso, impegnati in qualsivoglia professione...

È sufficiente non andare d'accordo coi poteri dominanti, pensarla diversamente in maniera organizzata, cioè confidando nell'appoggio da parte di qualche gruppo politico o di altro genere.

Il bello della democrazia formale è che non guarda in faccia a nessuno. Di fronte alla legge si è tutti uguali, proprio perché la legge viene fatta da pochissime persone, e tutti gli altri devono adeguarsi.

La caccia alle streghe rientra in quel più generale fenomeno chiamato "fanatismo ideologico". Che si manifesta soprattutto quando il potere si sente minacciato.


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia - Moderna
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