PAROLA
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N. ord. |
Aforismi e citazioni |
QUALE
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1
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Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! (Ecclesiaste) |
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Chi diffida dei propri lumi è più vicino a conoscere la verità, che un dotto superbo il quale si crede infallibile. Il primo, nel timore d'errare, non errerà; il secondo è già nell'errore, non credendo fallibili le sue cognizioni. (La Bruyère) |
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Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore. (Seneca) |
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Colui al quale è troppo caro il proprio corpo, tiene in poco conto la virtù. (Seneca) |
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Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà (Napoleone Buonaparte) |
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Cos'è una amante? Una donna, presso la quale ci si scorda di ciò che si sa a memoria, vale a dire di tutti i difetti del suo sesso. (N. de Chamfort) |
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Dal punto di vista del diritto civile, gli schiavi non contano nulla. Tuttavia non è così per il diritto naturale, secondo il quale tutti gli uomini sono uguali. (Ulpiano) |
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Dinanzi a Dio, il quale mi giudicherà per le mie azioni, che mi gioverebbe se io anche possedessi tutta la scienza del mondo, ma non avessi l'amore? Datti pace da una smania eccessiva di sapere: in essa, infatti, non troverai che sviamento grande ed inganno. (T. da Kempis) |
9
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Dio v'ha fatti sociali e progressivi. Voi, dunque, avete il dovere d'associarvi e di progredire quanto comporta la sfera d'attività nella quale le circostanze vi collocarono, e avete diritto che la società alla quale appartenete non vi impedisca nella vostra opera di associazione e di progresso (G. Mazzini). |
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Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Gesù) |
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Ha commesso il delitto colui al quale il delitto è utile. (Cicerone) |
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Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono. (Honoré de Balzac) |
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Il demonio si serve di coloro che fanno discorsi impuri, come un cacciatore avveduto, il quale, del canto di un uccello preso, si serve per attirare nella rete gli altri (S. Efrem). |
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Il peccatore somiglia ad un deserto che nulla produce e ricetta solo insetti nocivi o animali selvaggi. Com'è tutto squallido dove manca Iddio! Quale arsura ove non cade la rugiada celeste! Quale sterilità ove il sole non feconda! (S. Tommaso da Villanova). |
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Il peccatore, col commettere la colpa mortale, fa come un contadino, il quale piantò una vigna, la coltivò studiosamente finché fece frutto: ne fece il vino e lo pose in botti aperte, cosicché tutto il vino si disperse. Così col peccato si perde quanto si è fatto di bene. (S. Efrem). |
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Il risultato non dipende che in minima parte dalle tue doti tecniche. Quello che conta è il tuo modo di pensare, il segreto sta nella tua capacità di porti un traguardo, un obiettivo sul quale investire tutto te stesso. (B. Borg) |
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Io amo la vita e la coltivo tale e quale è piaciuto a Dio di concedercela. (Michel de Montaigne) |
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Io sono la vite e voi i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta abbondanti frutti, perché, senza di me, non potete far nulla. Chi non rimane in me, è gettato via come un tralcio sterile e inaridisce: e vien raccolto poi e gettato ad ardere nel fuoco. (Gesù) |
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L'approvazione degli altri è uno stimolante del quale talvolta è bene diffidare. (Cézanne) |
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L'uomo il quale presume del suo sapere non sa neppure cosa sia il sapere. (Michel de Montaigne) |
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L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere. (Erich Fromm) |
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La bellezza è come una gemma preziosa, per la quale la migliore montatura è la più semplice (Bacone) |
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La politica è forse l'unica professione per la quale non si ritiene necessaria alcuna preparazione. (Robert Louis Stevenson) |
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La via migliore che conduce alla saggezza è quella che vi mette per mezzo delle avversità; e il dito esperto della sventura indica agli uomini i loro errori, come non saprebbe mai farlo quanto ci viene dalla fortuna, la quale nasconde sempre il vero aspetto delle cose. (Danici). |
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Lo scapolo è colui il quale, per non fare infelice una sola donna, sceglie di renderne tante felici. (Gardel) |
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Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo. (S. Agostino) |
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Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta. (Seneca) |
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Nessun bene ci può recare piacere se non è quello alla perdita del quale siamo preparati. (Michel de Montaigne) |
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Nessuno può mostrare troppo a lungo una faccia a se stesso e un'altra alla gente senza finire col non sapere più quale sia quella vera. (Nathaniel Hawthorne) |
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Non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù. (Goethe) |
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Non bisogna guardare quale sia il premio di una giusta azione: il premio maggiore consiste nella giustizia. (Seneca) |
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Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. (Gesù) |
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Non invidiare la gloria del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine. (Siracide) |
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Non maltrattate le bestie, ma abbiatene cura, ché potete cosi esercitare qualche facoltà e del corpo e della mente e dell'animo vostro: potete anche osservare e imparare. Ma non prendete ad allevarle e mantenerle per mero trastullo, ch'è perditempo e spesa non tanto dì denaro quanto d'affetto, il quale poi è negato alle persone a cui più si deve: onde la passione per le bestie diventa insieme ingiustizia e ridicolezza (N. Tommaseo). |
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Nulla basta a colui per il quale ciò che basta è poco. (Epicuro) |
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Nulla di ciò che è buono devi ascrivere a te; nessuna capacità, devi attribuire ad un mortale. Riconosci, invece, che tutto è di Dio, senza del quale nulla ha l'uomo. (T. da Kempis) |
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Oh mondo, quale triste figura, / tutti sguazzano nella spazzatura / con la scusa che niente dura. (J. Romains) |
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Per quanto i beneficati vi divengano nemici, è certo che essi non giungeranno mai a portarvi via la più grande ricompensa concessa quaggiù all'uomo benefico, la quale consiste nella santa compiacenza di aver compiuta una nobile azione (F. G. Bortolotti). |
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Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti. (Aristotele) |
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Quanta virtù ciascuno di noi abbia, ciò appare al momento delle avversità: non sono le occasioni che fanno fragile l'uomo, ma esse mostrano quale esso è. (T. da Kempis) |
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Quanto si ingannano quegli uomini che bramano di spingere il loro dominio al di là del mare e pensano di essere veramente felici se occupano militarmente molte regioni e alle vecchie ne aggiungono di nuove, e sono ignari di quale sia quello straordinario potere, pari al potere degli dei: il dominio di sé stessi è il più grande dominio. (Seneca) |
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Quanto é saggio e prudente l'uomo che, durante la vita, si sforza di essere quale desidera esser trovato al momento della morte! (T. da Kempis) |
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Se, dunque, il nostro tempo, il tempo della nostra generazione, il tempo che si sta avvicinando alla fine del secondo Millennio della nostra era cristiana, si rivela a noi come tempo di grande progresso, esso appare, altresì, come tempo di multiforme minaccia per l'uomo, della quale la Chiesa deve parlare a tutti gli uomini di buona volontà, ed intorno alla quale deve sempre dialogare con loro. (Giovanni Paolo II) |
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Sii sempre impavidamente cristiano, pronto a santamente osare per il trionfo del tuo Signore e Re. Suscita in te questi sentimenti di fierezza cristiana pensando anche alla grande bontà di Dio verso di te. Quale merito avevi per essere chiamato alla vera fede? Se fossi nato in terra infedele, forse saresti ancora un povero pagano! (G. Nardi) |
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Sovvengati che tu non sei qui altro che attore di un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà del poeta (Epitteto) |
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Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso. (Ecclesiaste) |
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Tutti siamo di una stoffa nella quale la prima piega non scompare più. (Massimo D'Azeglio) |
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Una moglie nevrotica insoddisfatta del marito, è, come madre, tenerissima e preoccupatissima verso il suo bambino sul quale trasferisce il suo bisogno d'amore; e sveglia in lui la precocità sessuale. (S. Freud) |
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