LA CAPPELLA ALBIZZI

Cappella Albizzi, in S. Bersani, La Madonna del Popolo, Quaderni del Corriere Cesenate 1995.

A metà navata trova posto la Cappella Albizzi della Madonna del Popolo, principale patrona della città.
L'appellativo "del Popolo" fu dato dal vescovo Gualandi, poiché l'immagine era particolarmente venerata dai fedeli.
La cappella, ricca di marmi e pitture, costruita nel 1679-80, in onore del S.S. Sacramento, è in stile barocco.

Realizzatore fu il cardinale cesenate Francesco Albizzi (1593-1684), che volle rifare quella distrutta dall'incendio del 1571, ornandola di una tela coi santi Giuseppe (perché precedentemente venerato nella cappella demolita) e Bernardino da Siena (quale membro della famiglia Albizzi e anche in ricordo del suo soggiorno nella città).

Card. Francesco Albizzi, in S. Bersani, La Madonna del Popolo, Quaderni del Corriere Cesenate 1995.

L'ultimo abbellimento della cappella fu fatto nel 1882.

Il dipinto della Vergine, che risale alla prima metà del '500, non è un affresco, ma una forte tempera su muro, ottenuta con la stessa tecnica usata da Leonardo da Vinci (1) nella famosa Ultima Cena.
La devozione popolare per questo dipinto risale alla fine del '500, dopo l'incendio del 1571 che, col tabernacolo della cappella del S.S. Sacramento, distrusse il Trittico mariano (Madonna con ai lati i santi Rocco e Sebastiano).

La Madonna del popolo dopo l'ultimo restauro, in S. Bersani, La Madonna del popolo, Quaderni del Corriere Cesenate 1995.

L'immagine è conservata ottimamente, essendo stata ripulita, nel 1960, dal nerofumo delle candele e essendo stati rimossi i numerosi chiodini usati per appendere gli "ex-voto".

Pare sia stata dipinta per un piccolo altare della famiglia Bargellini, da dove venne spostata sull'Altare dell'Assunzione (1593), perché troppo numerosi erano diventati, dopo la gravissima carestia del 1591, gli ex-voto appesi sulla parete circostante; poi sopra l'Altare Maggiore (1618), infine, nel 1683, nella attuale Cappella Albizzi, perché in quella dell'Altare Maggiore il card. Ordini volle collocare, in fondo all'abside, il trono e il seggio episcopale.

Incerto resta il nome dell'autore del dipinto.

Corona d'oro posta sul capo della Vergine da Pio VI, in S. Bersani, La Madonna del Popolo, Quaderni del Corriere Cesenate 1995.

L'incoronazione della Madonna del Popolo e del Bambino avvenne nel 1782 per mano di Pio VI: era la prima volta che un pontefice, fuori di Roma, faceva questo.

Nella parete di destra fu posta un'iscrizione latina a ricordo della sua venuta a Cesena, mentre era in viaggio per Vienna. In quell'occasione egli donò alla città un calice d'oro massiccio, poi sequestrato dai francesi di Napoleone e mai più restituito.

I francesi cercarono di trafugare anche le due corone poste sul dipinto della Vergine, ma i cesenati lo impedirono.

Nel 1855, anno del colera a Cesena, il Comune offriva alla Cattedrale due candelieri a braccio, in argento massiccio, cesellati, che sono ora alla base dell'immagine della Vergine.

[1] Leonardo da Vinci fu a Cesena nel 1502, chiamato da Cesare Borgia, signore della città, per disegnare nuove fortificazioni.

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