LA LAPIDE
DEI GRANDI RESTAURI
Prima di uscire dal Duomo si può leggere, sulla parete di fondo,
una lapide, posta a ricordo dei grandi restauri del 1957-60.
Essa dice: "Questo tempio, decretato da Urbano VI con bolla del 2 agosto
1378 e sorto nel luogo dell'antica chiesa Croce di Marmo, fu iniziato nell'anno 1385, su
disegno, secondo forme gotico-romaniche, che la tradizione attribuisce a un maestro d'arte
tedesco Undervaldo, e fu compiuto nei primi anni del 1400 sotto gli auspici di Andrea
Malatesta, signore di Cesena.
Avendo subìto nei secoli molte trasformazioni che ne alterarono le semplici
linee originarie, venne, in tre anni di restauri, consolidato e restituito alle primitive
strutture per opera e munificenza del vescovo Augusto Gianfranceschi, con i contributi
dello Stato, di Enti locali e di cittadini.
Reso illustre fra l'altro per esservi stati battezzati i due papi
concittadini, Pio VI Braschi e Pio VII Chiaramonti, e per avervi tenuto la cattedra come
vescovi i cardinali Orsini, che lo consacrò nell'anno 1683, e Castiglioni, divenuti
pontefici con i nomi di Benedetto XIII e Pio VIII, fu da Giovanni XXIII elevato alla
dignità di Basilica Minore".