IL TESORO
DELLA CATTEDRALE
Il duomo possiede alcune pianete preziose, dono dei papi Pio VI,
Pio VII, Pio VIII e Pio IX.
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Pio VIII, che fu vescovo di Cesena dal 1816 al 1821, regalò al
Duomo molte cose preziose, fra cui un artistico calice d'oro massiccio. |
Il cardinale Orsini (divenuto papa Benedetto XIII) alla Cattedrale regalò,
contenuta in una ricca custodia, la mitria bianca che usò per la canonizzazione di S.
Luigi Gonzaga.
Due importanti reliquie sono qui custodite: una spina di Cristo, già
appartenente alla chiesa di Santa Croce dei Canonici Lateranensi, demolita dopo le
soppressioni francesi all'inizio del sec. XIX. E una seconda sacra spina donata nel 1817
da papa Chiaramonti, conservata in una teca d'oro a forma di croce.
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Vi è anche un artistico reliquiario d'argento contenente la mano sinistra di
S. Gregorio Magno.
In un altro reliquiario vi sono le ossa di un piede di S. Alessio, che le
monache camaldolesi di Cesena avevano avuto in dono da Roma nel 1430.

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Sono di proprietà del Capitolo della Cattedrale di Cesena i
celebri Corali Miniati, affidati a titolo di deposito fiduciario alla biblioteca
Malatestiana sin dal 1915, per l'esposizione ai visitatori. |
Si tratta di otto grandi Antifonari del sec. XV di inestimabile valore,
ornati da stupende miniature, il cui autore è il copista olandese Enrico da Amsterdam.
In passato venivano esposti ogni anno, il giorno di S. Giovanni Battista
nella sacrestia del duomo.