IL CAMPANILE

Dietro al Duomo si trova il campanile, la cui costruzione non si ispirò ai motivi decorativi ed architettonici della Cattedrale, ma si attenne a una estrema semplicità.

Iniziato nel 1443, fu terminato nel 1457, per merito del vescovo Antonio Malatesta da Fossombrone, durante la signoria di Malatesta Novello.

Campanile

Fu innalzato dal costruttore Maxio di Pietro da Lugano, che lasciò memoria di sé su alcune tavolette in cotto nell'interno dell'ultimo ripiano del campanile.

La cella campanaria ha quattro bifore (1) in sasso bianco d'Istria, con fregi in cotto e stemmi malatestiani.

Bifora

Ogni bifora ha in mezzo una colonna in pietra con capitelli rinascimentali, caratterizzati da un fiore che sboccia tra le foglie.

Nel campo situato fra l'arco esterno e gli archetti vi è, in ciascuna facciata, un medaglione in pietra con lo stemma del vescovo Malatesta Antonio.

Il coronamento della torre, originariamente "a ghianda" o a cupoletta, fu rifatta più slanciata, a cuspide aguzza, nel 1753, dopo che un fulmine l'aveva danneggiata.

L'ultimo rimaneggiamento della cuspide risale al 1874: da allora il campanile misura 72 metri.

Le campane sono del 1879: quella minore è stata fatta nel secondo decennio del Novecento.

[1] Bifora: finestra divisa a metà, in senso verticale, da una colonnina o sottile pilastro.

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