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Fu innalzato dal costruttore Maxio di Pietro da Lugano, che lasciò memoria di sé su alcune tavolette in cotto nell'interno dell'ultimo ripiano del campanile.
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Ogni bifora ha in mezzo una colonna in pietra con capitelli rinascimentali, caratterizzati da un fiore che sboccia tra le foglie.
Nel campo situato fra l'arco esterno e gli archetti vi è, in ciascuna facciata, un medaglione in pietra con lo stemma del vescovo Malatesta Antonio.
Il coronamento della torre, originariamente "a ghianda" o a cupoletta, fu rifatta più slanciata, a cuspide aguzza, nel 1753, dopo che un fulmine l'aveva danneggiata.
L'ultimo rimaneggiamento della cuspide risale al 1874: da allora il campanile misura 72 metri.
Le campane sono del 1879: quella minore è stata fatta nel secondo decennio del Novecento.
[1] Bifora: finestra divisa a metà, in senso verticale, da una colonnina o sottile pilastro.