Osserviamo intanto il paesaggio visto a volo d’uccello, digradante quasi all’infinito. La capigliatura del penitente e il suo abbigliamento, consentono di datare il dipinto nella seconda metà del XV secolo. La tavola presentava, sul verso, delle fenditure verticali che sono state ricomposte con l’innesto di cunei.
Particolare interesse riveste l’opera per la qualità dell’immagine valutata da tutti e genericamente attribuita a "scuola romagnola della seconda metà del secolo XV", probabilmente eseguita negli anni 80 del secolo.
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