Francesco Fiastro giace in un letto, a torso nudo, ed ha il capo ricoperto da una cuffia rossa. Il letto è delimitato superiormente da un alto postergale in legno alla cui sommità, quasi un capezzale, appare la Madonna con il Bambino in braccio "offerto" alla venerazione dei presenti. L’uomo è ricoperto con una coltre rossa e poggia il capo su un cuscino a sacco rivestito con una federa bianca come le lenzuola visibili sotto la coltre rossa. Ai piedi del letto un altro uomo, in ginocchio, indossa una corta tunica, aperta sui fianchi e priva di cintura.
Osserviamo ancora il tocco nero nelle mani dell’uomo in ginocchio e il capo dell’ammalato ricoperto con una cuffia. Scoprirsi il capo è segno di rispetto dal quale evidentemente è esonerato l’ammalato che si copre per necessità.
Il costume dell’uomo in ginocchio e la stessa iconografia mariana depongono per una datazione da porsi ancora negli ultimi anni del XV secolo. Degni di nota i caratteristici sassi che proiettano una lunga ombra sul pavimento, quasi una firma per questo anonimo pittore.
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