La composizione è inscritta entro un arco a pieno centro in pietra a vista perfettamente squadrata. Al centro, legato ad un tronco, è raffigurato san Sebastiano con il corpo crivellato da numerose frecce, visto di tre quarti, leggermente girato verso sinistra e con lo sguardo rivolto in alto. Sul bordo superiore appare, entro una raggiera dorata, una piccola immagine della Madonna con il Bambino. Ai suoi piedi, in ginocchio, una fanciulla con i capelli raccolti da un nastro e coperti da una cuffietta rossa, rivolge la sua preghiera al Santo. Questa figura è vista di spalle, perfettamente scorciata in profondità e i volumi sono accentuati dal sapiente gioco dei colori. Il santo campeggia sopra un paesaggio caratterizzato da colline decrescenti che si aprono, sul fondo, in una vegetazione più fitta e articolata. Il dipinto è tra i più significativi e anche problematici dell’intero complesso votivo.
Il dipinto è mutilo della parte sinistra e pertanto il Santo risulta decentrato mentre in origine la composizione era iscritta in un arco a pieno centro. La presenza di san Sebastiano quale principale referente dell’offerente potrebbe orientare verso un dipinto votivo per scampata malattia epidemica per la quale si ricorreva spesso all’intercessione di questo Santo che a sua volta funge da tratto di unione tra la penitente e la Madonna raffigurata in alto a sinistra. Osserviamo inoltre le sproporzioni simboliche tra l’immagine della penitente e il santo.
L'elegante opera si ispira a modelli ferraresi ed è databile tra il VI e il VII decennio del XV secolo.
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