Nella tavoletta sono rappresentate due diverse scene: il ferimento e la convalescenza del giovane aggredito. In alto, in un riquadro, l’uomo viene colpito alla schiena con una spada, da due aggressori. In basso, lo stesso uomo, giace esanime in un letto. In alto a sinistra appare la Vergine con il Bambino che srotola un cartiglio con la seconda iscrizione.
La pulitura della tavola ha consentito una osservazione diretta e ravvicinata della data che, benché molto rovinata, crediamo di poter leggere come 1475. Non è comunque rilevante l’identificazione dell’ultima cifra, ma è importante notare che il dipinto, tra quelli documentati, è il più antico di questa collezione di “ex voto”. Le altre opere appartenenti al XV secolo mancano infatti di date precise e la persistenza dei modelli, potrebbe far congetturare anche una datazione da porre nei primi anni del secolo XVI.
Gli elementi iconografici del dipinto rivestono pertanto particolare significato per il preciso riferimento cronologico anche se l’opera, di non rilevante qualità, potrebbe mutuare schemi rappresentativi molto antichi. Osserviamo intanto la mancanza di profondità e l’assenza di prospettiva: le figure, tanto nel riquadro superiore che nella raffigurazione del tamburino a letto, ammalato, sono sempre poste su un piano delimitato sul fondo da una linea orizzontale, elemento usato in questo genere di pittura, per la separazione dei piani. La coperta che copre l’aggredito, presenta un caratteristico motivo decorativo, a righe orizzontali, che ritroviamo, ad esempio, in una delle storie di sant’Antonio Abate di Vitale da Bologna. Motivo decorativo che sarà sostituito, nelle altre opere, appena successive, da una coperta a tinta unita o decorata sui bordi esterni. Altro caratteristico elemento è costituito dal letto con le due testate, in alto e in basso, e l’alta pedana. Notiamo anzi che la pedana, in questo caso, è particolarmente accentuata, rispetto ad altri modelli degli inizi del cinquecento. Significativi inoltre gli abiti indossati dall’aggredito e dagli aggressori, con i pantaloni bicolore, molto attillati.
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