Nei sotterranei del monastero, dove trovarono
rifugio nell'ultima guerra numerosi cittadini di Cesena, accanto alle interessanti cantine che ancora custodiscono le grandi botti per il vino, si trovano due locali la cui architettura fa pensare ad ambienti per un uso pubblico e rilevante. Il
primo locale era anticamente diviso in tre spazi, mentre nel
secondo sono ancora oggi visibili frammenti di affreschi che ricordano la mano di Gaspare Sacchi.
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