NEL
MONDO CLASSICO
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Nel mondo classico, celebrare in versi l'esistenza di un
defunto non rappresenta soltanto una ritualità devozionale, ma costituisce
soprattutto una esemplare messa in ordine di principi morali, tradizioni e
ammonimenti per la memoria di chi vive.
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Pertanto nulla di sorprendente, se l'epigrafia greca e quella
romana svelano il proprio patrimonio culturale, attraverso moduli di
scrittura dedicati ai morti, nella forma di un costante colloquio proiettato
in direzione e ad uso della vita.
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Si tratta dunque di un discorso diretto, molto persuasivo,
come documentano, ad esempio, gli epitaffi della Antologia Palatina,
cui Edgar Lee Masters dichiaṛ di essersi ispirato per Spoon River
Anthology, pubblicata a Chicago nel 1915.
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