IL
TEMA DEL VIAGGIO
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Come ogni codice letterario, il linguaggio sepolcrale ha
dunque stratificato nei secoli le proprie metafore attingendo, seppur
nell'accezione ad esso pertinente, alle simbologie della tradizione
mediterranea.
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Primo fra tutti il tema del viaggio che ricollega a sé
il Carme 101 di Catullo, il sonetto di Ugo Foscolo, In morte del fratello
Giovanni e una struggente poesia di Giorgio Caproni, Atque in
perpetuum, frater.
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Pur essendo tre componimenti focalizzati sul desiderio di
raggiungere in terre lontane la tomba del fratello, quale gesto di estremo
saluto, i testi riflettono le diverse tensioni emotive in assonanza con le
personalità dei poeti: il sentimento doloroso del distacco celebrato
dall'autore latino, il rispecchiamento foscoliano del personale destino
evocato dalla sorte del congiunto, e infine la dolente nostalgia di Caproni,
sempre protesa verso una presenza familiare che non appartiene più alla
realtà sensibile.
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Peraltro il tema catulliano riaffiora nell'epitaffio che la
sorella di Decimo Genziano ha fatto incidere su una piramide di Menfi:
"Vidi le piramidi senza te, fratello dolcissimo, / e per te versai,
triste, le mie lacrime".
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