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L'era cristiana

Il mondo occidentale (e non solo occidentale) usa oggi normalmente l'era cristiana per numerare gli anni.

Storicamente il primo ad usare tale era fu il monaco Dionigi il Piccolo che intorno all'anno 525 calcolò che Gesù Cristo fosse nato il 25 Dicembre dell'anno 753 ab Urbe Condita e ritenne che gli anni dovessero essere contati da questo evento, fondamentale per la religione cristiana, e non dalla fondazione di Roma o dall'inizio del regno di Diocleziano come usava allora. Dionigi non conosceva il numero zero che fu introdotto molti secoli dopo e quindi conteggiò l'anno 754 di Roma come primo dell'era cristiana (1 DC dopo Cristo o 1 AD Annus Domini per gli angolofoni).

La cronologia di Dionigi non ebbe un successo immediato; solo nel 700 il venerabile Beda si pronunciò a suo favore e gli anglosassoni iniziarono a usarla dall'VIII secolo; dal IX secolo cominciò ad essere usata dalla Chiesa di Roma, e solo dal 965 ufficialmente dalla cancelleria pontificia (papa Giovanni XIII).

Molto posteriore sembra sia stata l'idea di usare l'era cristiana anche per gli anni avanti Cristo. Alcuni attribuiscono l'idea al venerabile Beda, ma in effetti ci sono due convenzioni diverse per questo fine:

  1. più nota è la cronologia usata dagli storici che conta anche gli anni prima di Cristo cominciando da 1, indicandoli con il suffisso AC (BC per gli anglofoni) cosicché si passa direttamente dall'anno 1 AC all'1 DC. Questa scelta è attribuita al teologo francese Denys Pétau (1583-1652). Una scelta decisamente infelice dal punto di vista aritmetico, pensate a cosa succede se si vuol calcolare la differenza tra un anno AC e un anno DC.
  2. molto meno nota, ma più adatta ai calcoli matematici è la cosiddetta cronologia (o notazione) astronomica dell'era cristiana, introdotta nel 1740 dall'astronomo Jacques Cassini, che usa lo zero e i numeri negativi.

Si ritiene oggi che i calcoli di Dionigi fossero sbagliati visto che secondo la cronologia moderna Erode il grande sarebbe morto nel 750 di Roma, cosa evidentemente incompatibile con il racconto evangelico della strage degli innocenti. La data di nascita di Gesù andrebbe quindi retrodatata all'anno 6 o 7 AC. Va osservato peraltro che il calcolo di Dionigi torna comunque opportuno, visto che in tal modo gli anni bisestili vengono a coincidere con gli anni divisibili per quattro. Mi chiedo, e non ho una risposta, se si sia trattato di un caso fortunato o se qualcuno abbia ritenuto di forzare i calcoli per questo ...