Era cristiana - Cronologia degli astronomi
	Anno Zero e numero Zero
	diffidenze e horror vacui
	Secoli e millenni - Un'oziosa questione

Però c'è anche chi gli ha dedicato una strada! [Quarto d'Altino (VE)] [ma si tratta ... del fiume Zero]

Lo zero come numero entrò nella cultura occidentale intorno all'anno Mille, quando Gerberto di Aurillac usò per primo in Europa i numeri arabi; ma solo con la pubblicazione del Liber Abaci di Leonardo Fibonacci all'inizio del 1200, l'uso dei numeri arabi cominciò a diffondersi; e le resistenze non furono piccole se ancora alla fine del '400 il sindaco di Francoforte proibiva ai suoi funzionari di fare i calcoli con i numeri arabi.

Nel Settecento poi uno dei Cassini propose una cronologia detta degli astronomi, che a differenza di quella degli storici prevede anche un anno zero in corrispondenza della presunta nascita di Cristo.

Nonostante tutto, diffidenze nei confronti dello zero esistono ancora oggi! P.es. nella recente oziosa querelle sull'inizio del millennio, è emerso tra l'altro che molti nutrono ancora diffidenze nei confronti della stessa idea di anno zero.

L'importanza dello zero in Matematica è cosa su cui non val la pena di soffermarsi, quello che in certa misura stupisce è che dopo mille anni l'uso dello zero incontri ancora sottili resistenze e vi sia nel linguaggio comune una diffusa riluttanza ad usare la stessa parola zero.

Alcuni esempi di questa riluttanza:

• documenti e scontrini fiscali del 2000 spesso riportano la data in modo abbreviato, p.es. 15-7-00, così come l'anno passato avrebbero riportato 15-7-99. Però a livello di linguaggio parlato, mentre nel 1999 era comune dire "quindici luglio del novantanove" nel 2000 non ho ancora sentito dire "quindici luglio dello zero", ma solo "quindici luglio del duemila".
• nella denominazione dei decenni, si usa di solito la locuzione "anni novanta" per gli anni 1990-99, "anni ottanta" per 1980-89 ecc.ecc. ma come chiamare gli anni 2000-2009? Ovvero come si chiamavano gli anni 1900-1909? Sarebbe logico chiamarli "anni zero" ma non ho mai sentito o letto una tale locuzione.
• di un bambino che ha compiuto un anno si dice che ha un anno di età, ma di uno che non lo ha ancora compiuto non si dice che abbia zero anni, semmai che ha uno, due, tre mesi ... e se ha meno di un mese si dice che ha uno, due, tre giorni di vita... insomma lo zero viene scrupolosamente evitato.

I motivi di questa riluttanza? Probabilmente è un'eredità del Latino che non aveva nemmeno il vocabolo zero; credo poi che essendo lo zero associato al concetto di nulla o di vuoto, parlare di anno o anni zero possa apparire strano, quasi si trattasse di anni fantasma. Insomma si tratterebbe di una sorta di horror vacui.

In effetti lo zero tra i numeri naturali ha proprio il significato di nulla, nessuno, p.es. dire zero sedie è come dire nessuna sedia. Però tra i numeri reali lo zero ha un significato un po' diverso, è solo un punto di riferimento iniziale, spesso arbitrario; p.es. nella scala delle temperature esiste la temperatura di 0° che non vuol dire affatto nessuna temperatura, così come in geografia l'altitudine di 0m è quella del livello del mare, mentre la longitudine 0 corrisponde a quella dell'Osservatorio di Greenwich...

• George Gheverghese Joseph - C'era una volta un numero - Il Saggiatore 2000 (sull'introduzione dei numeri arabi)