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Le caratteristiche del collegamento offerto dalla comune linea telefonica tengono
conto di molteplici aspetti. Uno di questi, forse il principale8.3, è la limitazione della banda del canale, per cui la trasmissione è garantita
solo in un intervallo di frequenze comprese tra i 300 ed i 3400 Hz, mentre la
banda nominale (ovvero l'occupazione di banda in una trasmissione FDM) risulta
essere di 4000 Hz8.4. Discutiamo brevemente le origini storiche di tali limitazioni. L'assenza della
regione -300÷300 Hz è legata alla presenza, all'interno del telefono,
di un componente (detto ibrido8.5) che di fatto impedisce la trasmissione di frequenze molto basse.
Per lungo tempo, il traffico telefonico è stato multiplato su collegamenti FDM
punto-punto, con i singoli canali modulati AM-BLU (vedi §9.1.2), che
richiede la rimozione delle componenti frequenziali più basse. Inoltre, la necessità
di separare tra loro i canali multiplati FDM mediante i filtri di canale
che, per essere economicamente realizzabili, devono presentare una regione di
transizione di estensione apprezzabile, ha determinato l'esigenza di prevedere
tra due canali contigui un intervallo di frequenze detto banda di guardia
(pari a 900 Hz) che determina la limitazione a 3400 Hz per la
massima frequenza di segnale, in modo da ottenere
300 +
4000 - 3400
= 900
Hz.
In caso contrario infatti, all'uscita del filtro di canale si troverebbe
anche parte del segnale di un canale contiguo producendo una interferenza tra
messaggi diversi.
La limitazione in banda di un canale telefonico tra 300 e 3400 Hz è dunque uno
dei motivi per i quali la connessione telefonica di un computer ad un fornitore
di connettività numerica (ad es. un provider Internet) richiede l'uso di un
dispositivo (il modem) che effettui una forma di modulazione sul segnale da
trasmettere.
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alef@infocom.uniroma1.it
2001-06-01