Consideriamo il caso in cui la trasmissione attraversi un canale descritto da
un inviluppo complesso
f
in cui il modulo
non è costante e/o la fase non è lineare: in tal caso
f
di (11.10) si altera, ed i valori
restituiti
dalla (11.12) si modificano in
=
.
f -
n -
.
Come anticipato, l'equalizzazione è pertanto ridotta ad eseguire un semplice
prodotto vettoriale tra i valori
e
la sequenza di valori
.
Nel caso in cui la distorsione non sia eccessiva, si può evitare del tutto lo
stadio di equalizzazione, e ricorrere ad una modulazione differenziale. In presenza
di distorsione di fase infatti, il piano dell'inviluppo complesso subisce, per
ogni portante consecutiva, una rotazione pari alla differenza della fase di
f
calcolata per le due frequenze contigue.
Se questa quantità non è eccessiva, si può prendere come riferimento di fase
il risultato della demodulazione della portante precedente.