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Codici a blocchi

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Senza ancora entrare nei dettagli, definiamo come codifica a blocchi quella operata aggiungendo, per ogni m bit in ingresso, altri k bit aggiuntivi, scelti in funzione dei primi m. Ovviamente in tal caso sarà fC = $ {\frac{m+k}{m}}$fb.

 

Controllo di parità

E' una codifica a blocchi che consiste nell'adottare k = 1, scegliendo questo bit in modo che nel gruppo di m + 1 bit ci sia un numero pari di uni4.19, applicando quindi una regola di parità pari (EVEN). Il caso opposto, ossia l'aggiunta di un bit in modo da rendere dispari il numero di uni, prende nome di parità ODD.

In entrambi i casi4.20, quando il ricevitore raggruppa i bit pervenuti, esegue un controllo detto appunto di parità, semplicemente contando il numero di uni, ed accorgendosi così se nella parola si sia verificato un errore (uno zero divenuto uno o viceversa). In tal caso, il ricevitore invierà all'altro estremo del collegamento una richiesta di ritrasmissione del gruppo di bit errati.

Il controllo di parità come ora descritto è tipicamente usato per i collegamenti seriali a bassa velocità, in particolare tra computer e terminale4.21, stampante o mouse. Si parla in tal caso di trasmissione asincrona, o START-STOP, che viene descritta in appendice 4.4.1.


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2001-06-01