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Cosí come un oggetto non omogeneo è piú o meno denso in regioni differenti del
suo volume complessivo, cosí la densità di probabilità mostra su quali
valori della variabile aleatoria si concentra la probabilità. Cosí, ad esempio,
la densità della v.a. discreta associata al lancio di un dado può essere scritta:
pD
x
= 


x - n
il cui significato discutiamo subito, con l'aiuto dei due grafici seguenti.
D e x indicano rispettivamente la v.a. (il numero che uscirà)
ed una sua realizzazione (una delle 6 facce). I 6 impulsi centrati in x = n
rappresentano una concentrazione di probabilità nei sei possibili valori; l'area
di tali impulsi è proprio pari alla probabilità di ognuno dei sei risultati.
E' facile verificare che
e che risulta
ovvero pari alla probabilità che la v.a. D assuma un valore tra a
e b. In particolare, non potendosi verificare una probabilità negativa,
si ha
pD
x
0 con
x.
Una funzione di v.a. strettamente collegata alla densità è la funzione distribuzione
di probabilità5.7, definita come
che risulta una funzione non decrescente di x, limitata ad un massimo
valore di 1, ed il cui andamento mostriamo sotto alla
pD
x
,
nel caso dell'esempio del lancio del dado5.8.
Le definizioni date mantengono validità nel caso di v.a. continua, originando
le curve mostrate nei due grafici a lato. Ora è ancora piú evidente la circostanza
che
pX
x
è una densità, e diviene una probabilità
solo quando moltiplicata per un intervallo di x(5.9).
Per finire, citiamo la stretta relazione che intercorre tra la densità di probabilità
e l'istogramma. Quest'ultimo può essere realizzato se sono disponibili
serie di realizzazioni della v.a., e si ottiene suddividendo il campo di variabilità
della grandezza X in sotto-intervalli, e disegnando rettangoli verticali,
ognuno di altezza pari al numero di volte che (nel'ambito del campione statistico
a disposizione) X assume un valore in quell'intervallo. Dividendo l'altezza
di ogni rettangolo per il numero di osservazioni N, si ottiene una approssimazione
di
pX
x
, via via piú precisa con
N
,
e con una conseguente riduzione dell'estensione degli intervalli.
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2001-06-01