I papi avignonesi e il massacro dei Templari
Nel 1294
divenne papa Bonifacio VIII (1294-1303), assassino del suo mite
predecessore Celestino V, la cui abdicazione non gli bastava. Gli succedette
Clemente V (1305-14), il primo dei papi avignonesi succubi del re di
Francia, cui si deve la persecuzione e messa a morte di Fra Dolcino, arso vivo a
Vercelli, e dei dolciniani, ma anche la feroce repressione dei Templari, un
potentissimo ordine religioso-militare che si era distinto contro gli infedeli e
colpito perché il re di Francia intendeva impadronirsi delle loro proprietà,
delle rendite, dei loro beni e del loro “tesoro” (poi mai trovato). Nel 1312,
dopo lunghi anni di processi, interrogatori, torture l'ordine fu sciolto
con la bolla Vox in excelso. I templari furono accusati e costretti a
confessare poco credibili peccati sessuali o di idolatria, grazie a torture che
provocarono la morte di circa cinquecento di loro (65). Anche “due dei più alti
dignitari templari, Jaques de Molay, il Gran Maestro, e Geoffroi de Charnay, suo
immediato sottoposto, furono bruciati a fuoco lento su un’isola della Senna”
(66). I due papi seguenti, Giovanni XXII (1316-34) e Benedetto XII
(1334-42), si distinsero per la persecuzione dei francescani spirituali, detti
fraticelli, che accusavano di corruzione la chiesa e predicavano il ritorno alla
povertà: decine furono mandati al rogo e arsi vivi dai due papi. Giovanni XXII
fu anche autore della Super illius specula del 1326, che riconfermava la
credenza nelle streghe e nei patti col diavolo, e associava la stregoneria
all'eresia facendone materia di inquisizione, cioè di consegna al braccio
secolare e di condanne al rogo, benché ancora episodiche. A Clemente
VI, che in un primo momento si appoggiò a Cola da Rienzo per il governo di
Roma, poi lo imprigionò e lo condannò a morte (sentenza mai eseguita per i
potenti appoggi di cui il tribuno godeva), succedette Innocenzo VI
(1352-62) “particolarmente duro verso gli spirituali francescani; per suo ordine
l'inquisizione mandò molti in prigione o al rogo” (67). 65) K.
Deschner, Storia criminale cit., vol. VII, p. 342
66) M.
Baigent, R. Leigh, L’Inquisizione, Net, Milano 2004, p. 70
67) J. Kelly,
Dizionario illustrato dei papi, Piemme, Casale Monferrato 2003,
p. 553