ELEMENTI COSTRUTTIVI DELLA CATTEDRALE

Gli elementi costruttivi fondamentali della Cattedrale sono:

l'arco a sesto acuto, cioè a semicerchio, di derivazione romana;

Arco a sesto acuto

i pilastri (parallelepipedi molto alti, che sostengono gli archi) e le colonne (meno robuste e con la stessa funzione, ma cilindriche): i pilastri spesso sostituiscono le esili colonne;

la volta "a crociera" che, tramite due robusti costoloni diagonali (archi incrociati), poggia su quattro pilastri, coprendo lo spazio così delimitato, e che si chiama campata. La volta "a botte" viene impiegata per il suo forte peso solo nel transetto e nella parte anteriore dell'abside.

Volta a crociera

contrafforte

Della chiesa romanica colpisce l'aspetto di solidità, la concatenazione dei vari elementi strutturali (pilastro, costoloni, volta), l'equilibrio tra masse murarie e spazi vuoti, la sensazione di un poderoso conflitto tra pesi (enormi) e materiali (poveri). L'edificio della Cattedrale era concepito ritmicamente, nel senso che le proporzioni erano date da semplici rapporti matematici.


Solitamente venivano usati, per la costruzione dell'edificio, materiali reperibili sul posto (soprattutto il cotto). Questi materiali sono quasi sempre utilizzati a vista, cioè non vengono rivestiti da altri materiali, né intonacati. Spesso vengono anche utilizzati materiali di recupero, tratti da monumenti romani semidistrutti: colonne, capitelli, architravi, che vengono inseriti nella costruzione con libertà e fantasia.

Lesena

Deambulatorio

L'evoluzione della liturgia porterà a modifiche sostanziali all'interno delle chiese romaniche: maggiore ampiezza del Presbiterio; maggior numero di cappelle; preziosi reliquiari contenenti le reliquie dei santi, collocati nel coro; absidi incluse nel coro; un corridoio circolare (detto deambulatorio) intorno all'abside; sotto il coro cripte molto ampie per le sepolture o per i servizi religiosi...

La pianta è a croce latina, generalmente a tre navate. La navata centrale e quelle laterali, il transetto e il coro erano concepiti come spazi ben definiti, ognuno separato dall'altro da pilastri, colonne e lesene.

Pianta a croce latina

Tamburo

L'altare e il coro normalmente si elevano sopra un'alta cripta, al di sopra della quale si poneva la cupola, generalmente ottagona, che, per mezzo delle trombe, si appoggia su un tamburo retto da quattro archi.

Le pareti delle navate laterali venivano spesso ricoperte di intonaco e poi dipinte. Gli interni delle chiese romaniche, coi loro immensi spazi e le piccole finestre, davano la possibilità di sfruttare una superficie molto ampia.

Le pareti dipinte erano eseguite ad affresco, spesso combinato con la pittura a secco (su intonaco asciutto) o con la tempera. Quando le pareti si deterioravano, potevano essere ridipinte.

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