ACANTO. Tipica pianta
dei luoghi poco assolati della zona mediterranea, coltivata per scopi ornamentali. Le
foglie d'acanto sono spesso entrate come motivo naturalistico nella decorazione
architettonica classica.
ALABASTRO. L'uso
dell'alabastro (sia nella forma di roccia calcarea, sia nella varietà gessosa) come
materiale artistico risale alle civiltà più remote e tende a prevalere in arti e periodi
che non conobbero il marmo. Per la possibilità di ottenere lastre molto trasparenti,
l'alabastro fu impiegato in epoca protocristiana come schermo per finestre.
BASILICA. Edificio a
pianta rettangolare, suddiviso nel senso della lunghezza da file di colonne che formano
tre o cinque navate, in fondo alle quali si trova un vano semicircolare detto abside. E'
tipico dell'architettura romana (con funzione di tribunale e di centro commerciale) e
cristiana (con funzione di culto).
BUON PASTORE. È
scritto in Gv 10,1-6: "Chi non entra per la porta nell'ovile del gregge, ma vi sale
per un'altra parte, è un ladro e un brigante. Invece chi entra per la porta è il pastore
delle pecore. A lui apre il portinaio e le pecore ne ascoltano la voce, ed egli le chiama
per nome e le conduce fuori. E quando ha fatto uscire tutte le pecore, cammina davanti a
loro e le pecore lo seguono, perché ne conoscono la voce, mentre non vanno dietro a un
estraneo; anzi lo fuggono, non riconoscendo la voce degli estranei".
CERVI. Simboleggiano i
catecumeni, cioè coloro che dovevano ricevere un'istruzione cristiana prima di essere
battezzati.
COLOMBE. Sono
annunciatrici della pace celeste, in quanto simboleggiano le anime che si dissetano con
l'acqua della vera fede.
CROCE GRECA. Un
edificio è a croce greca quando ha quattro bracci delle stesse dimensioni (o quasi); a
croce latina quando una o tre o cinque navate longitudinali vengono tagliate da una o più
navate trasversali (transetto).
CUPOLA. Struttura
architettonica di copertura, a base circolare o poligonale. L'anello in muratura, che la
collega all'edificio sottostante, è chiamato "tamburo". Alla sommità può
trovarsi una piccola edicola, detta "lanterna".
GALLA PLACIDIA.
Imperatrice del tardo Impero romano (morta nel 450 d. C.). Figlia di Teodosio il Grande,
si dimostrò ambiziosa e incline all'intrigo, sconvolgendo la corte di Ravenna e
indebolendo le difese dell'Impero. A Ravenna le fu eretto il mausoleo, esempio di
architettura bizantina, che porta il suo nome.
INDACO. Il colore
dell'indaco, uno dei sette dello spettro solare, è azzurro-violaceo.
MAUSOLEO. Grandiosa
costruzione monumentale funeraria il cui nome deriva da Mausolo, re di Caria (377-353 a.
C.), una regione dell'Asia Minore, che si estende lungo la costa dell'Egeo. Artemisia, sua
moglie e sorella, gli eresse ad Alicarnasso il famoso monumento funebre.
MOSAICO. Tecnica
figurativa murale che consiste nell'accostare, fissandole su una superficie ricoperta di
malta fresca, piccole tessere o frammenti colorati di vario materiale: pietra, marmo,
ceramica, pasta vitrea, in modo da ottenere, seguendo un disegno, varie decorazioni.