Cosa
fa il "Documentalista"
E' lo specialista che cataloga ed archivia, per renderli
disponibili alla fruizione, i beni culturali soggetti
a tutela e valorizzazione.
[beni culturali] Beni culturali sono qui intesi tutte
quelle realtà riferibili alle esperienze storico-artistico-culturali
dell'uomo: produzioni artistiche e figurative in senso
stretto, ma anche musicali, risorse ambientali, esperienze
folkloristiche, ecc.
Suoi compiti, quindi, sono la progettazione, la costituzione,
l'implementazione e la gestione di archivi informativi
e banche dati anche multimediali, il trattamento delle
informazioni, per rendere queste ultime di facile fruizione
e interessante consultazione.
[compiti] Suo compito specifico è quello di catalogare
i beni culturali e di renderli fruibili anche in contesti
di turismo culturale, e spendibili anche in occasione
di iniziative ed eventi.
Per lo specifico della professione i suoi rapporti sono
principalmente con le istituzioni che custodiscono i
beni culturali (musei, biblioteche, centri di documentazione,
archivi storici,ecc.).
Può trovare occupazione all'interno di biblioteche,
strutture museali e Soprintendenze per i beni culturali,
Archivi di Stato.
Oppure può scegliere di lavorare come libero
professionista all'interno di imprese che operano nel
settore.
[lavorare] A tal proposito risulta decisiva la Legge
Ronchey (Legge 4 del 1993) che prevede la possibilità
di affidare i musei e i beni culturali in genere ad
attività imprenditoriali private anche per la
catalogazione del materiale in giacenza nei musei e
la redazione di opuscoli descrittivi dei monumenti.
Conoscenze
e abilità
Le
conoscenze in suo possesso devono essere quelle che
lo supportano nell'attività di archiviazione,
catalogazione dei beni culturali. Dovrà quindi
disporre di conoscenze di storia dell'arte, ma anche
delle metodologie e delle tecniche di catalogazione
dei beni stessi e di gestione di archivi informatizzati.
[conoscenze] Altre conoscenze relative alle tecniche
e strategie di comunicazione anche di tipo multimediale
lo possono aiutare quando deve predisporre guide per
una facile consultazione e per la ricerca di informazioni.
Deve, inoltre, essere esperto di tecnologie informatiche
e telematiche.
Professionalmente deve essere in grado di acquisire,
selezionare, elaborare informazioni anche attraverso
l'uso di strumenti tecnologici (informatici, telematici
e multimediali). Deve saper costruire o/e aggiornare
strumenti informativi realizzati con strategie comunicative
multimediali ed interattive (CD-ROM, siti Internet,
ecc).
[deve essere] Deve essere guidato da una forte motivazione
e un'accentuata sensibilità nei confronti dell'arte.
Non deve infastidirlo, però, il potersi trovare
a lavorare in ambienti polverosi e/o maneggiare materiali
inutilizzati da molti anni.
Formazione
e carriera
La
formazione che consente l'accesso a questa professione
è di tipo universitario. Le conoscenze professionali
si possono acquisire con una laurea in Lettere, Storia,
Conservazione dei beni culturali - indirizzo dei beni
archivistici e librari - e il diploma universitario
per operatore dei beni culturali.
[laurea] Una ulteriore alternativa è la scuola
speciale per archivisti e bibliotecari della "Sapienza"
di Roma.
Esistono, poi, le scuole d'archivistica del Ministero
che hanno sede in varie città, di durata biennale
e a numero chiuso (l'esame consiste in una prova scritta
di latino).
Al di fuori dell'ambito universitario esistono anche
corsi di formazione professionale finanziati dalla Regione
o dal Fondo Sociale Europeo e alcuni corsi organizzati
da enti di formazione privati.
[corsi di formazione] Questi corsi possono facilitare
l'accesso a strutture private e in alcuni casi la partecipazione
ai concorsi banditi dagli enti locali.
Ai ruoli pubblici si accede tramite concorso. I concorsi
possono essere banditi dal Ministero per i beni culturali
e ambientali, oppure da enti locali.
La libera professione si può esercitare individualmente
oppure all'interno di imprese che prendono in appalto
la gestione di alcune attività all'interno dei
musei e archivi pubblici.
[imprese] L'accesso alla professione può realizzarsi
diventando socio dell'impresa stessa, oppure con contratti
di collaborazione esterna.
La modalità più indicata per svolgere
un'attività autonoma in questo settore è
di agire come libero professionista, dotato di una semplice
Partita IVA, oppure di costituire una impresa insieme
ad altri professionisti.
Fonte:
http://optorertest.formazione.org/
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