LA LOGICA GIURIDICA ISLAMICA

STORIA DELLE RELIGIONI


LA LOGICA GIURIDICA ISLAMICA

Il modo etico-giuridico di ragionare del musulmano, basato sostanzialmente sul concetto di "analogia", è sicuramente primitivo, però non è illogico.

Anzi, il fatto di dover costantemente cercare dei paralleli, ovvero una concordanza di elementi diversi ma congruenti, al fine di giustificare o comprendere una determinata azione, induce il musulmano a un certo realismo, a una certa aderenza alla realtà.

L'Islam giuridico, in un certo senso, fa dipendere la verità non dal ragionamento in sé, ma dalla stessa realtà. La verità così diventa il frutto non di una sintesi dialettica degli elementi che si contrappongono, ma di abitudini consolidate, o del consenso sociale…, i quali però nei territori islamici sono carichi di contraddizioni antagonistiche, non meno che nel mondo capitalistico.

Di qui forse la staticità del pensiero musulmano, il quale, in definitiva, considera la realtà non per quello che è (con i suoi conflitti sociali), ma per l'occasione che offre di soddisfare una certa esigenza schematica, semplicistica, di giustizia. Il che, rispetto al formalismo e alle grandi incoerenze della giustizia occidentale, va comunque tenuto in considerazione.

Questo modo giuridico di ragionare andrebbe bene se la società islamica fosse democratica, egualitaria, socialista, cioè priva di quegli antagonismi che caratterizzano le civiltà divise in classi. Ma così non è.

L'Islam, che è una religione e uno stile di vita sostanzialmente feudale, non costituisce un'alternativa al capitalismo, benché esso s'illuda di esserlo con l'uso costante della giustapposizione/contrapposizione nei confronti del capitalismo.


Islam - Integralismo - Calendario - Diritto islamico

Bibliografia

www.arab.it


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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Aggiornamento: 14/12/2018