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SNR di Quantizzazione

0.300000
\resizebox* {0.3\textwidth}{!}{\includegraphics{cap5/f5.10b.ps}}

Trattiamo ora della questione, lasciata in sospeso, di come scegliere il numero M di bit con cui rappresentare i campioni di un segnale, ovvero della risoluzione con cui realizzare il dispositivo già indicato in 4.1.3 come quantizzatore. Tale processo consiste nel rappresentare i valori x in ingresso mediante un insieme finito di L = 2M valori quantizzati

xq = x + $\displaystyle \epsilon_{q}^{}$

introducendo dunque un errore $ \epsilon_{q}^{}$.

L'obiettivo

Figura: Processo di quantizzazione per segnali a distribuzione di ampiezza uniforme
\resizebox* {0.9\textwidth}{!}{\includegraphics{cap5/f5.11.ps}}

è quello di scegliere L in modo da mantenere il rapporto segnale rumore di quantizzazione SNRq migliore di un valore desiderato. Dato che l'SNRq è pari al rapporto tra le potenze del segnale $ \mathcal {P}$x e del rumore $ \mathcal {P}$$\scriptstyle \epsilon$, procediamo nel determinare queste ultime due, con l'aiuto del grafico mostrato in Fig. 5.1.

Adottiamo l'ipotesi semplificativa che i valori in ingresso al campionatore abbiano origine da un processo ergodico a media nulla, e siano rappresentati da una v.a. con densità di probabilità uniforme pX(x) = $ {\frac{1}{\Delta _{x}}}$rect$\scriptstyle \Delta_{x}$(x); pertanto la potenza dei campioni, pari alla varianza della v.a., risulterà

$\displaystyle \mathcal {P}$x = $\displaystyle \sigma_{x}^{2}$ = $\displaystyle {\frac{\Delta _{x}^{2}}{12}}$

Lo stesso intervallo di valori di ingresso $ \pm$$ {\frac{\Delta _{x}}{2}}$ è suddiviso dal quantizzatore in L intervalli Ik di eguale ampiezza $ \Delta_{q}^{}$ = $ {\frac{\Delta _{x}}{\left( L-1\right) }}$, centrati sui valori xk = k$ \Delta_{q}^{}$ - $ {\frac{\Delta _{x}}{2}}$, con k = 0, 1, 2,..., L - 1. Tutti i valori di ingresso x, che cadono all'interno di Ik, ovvero tali che xk - $ {\frac{\Delta _{q}}{2}}$ $ \leq$ x < xk + $ {\frac{\Delta _{q}}{2}}$, sono codificati con l'intero k, rappresentato in binario da una parola di M = log2L bit.

Il componente che, a partire dai valori quantizzati, ricostruisce il segnale xqo$ \left(\vphantom{ t}\right.$t$ \left.\vphantom{ t}\right)$ da inviare al filtro di restituzione, tipicamente associa ad ogni intero k il valore centrale xq = xk dell'intervallo di quantizzazione, commettendo cosí un errore $ \epsilon_{q}^{}$ = xq - x, di entità limitata entro l'intervallo $ \pm$$ {\frac{\Delta _{q}}{2}}$. Di nuovo, si suppone che anche $ \epsilon_{q}^{}$ sia una v.a. uniformemente distribuita tra $ \pm$$ {\frac{\Delta _{q}}{2}}$, ed indipendente5.25 da xk; pertanto, la potenza della componente di errore è anche qui pari alla varianza, e cioè

$\displaystyle \mathcal {P}$$\scriptstyle \epsilon$ = $\displaystyle \sigma_{\epsilon }^{2}$ = $\displaystyle {\frac{\Delta _{q}^{2}}{12}}$ = $\displaystyle {\textstyle\frac{1}{12}}$$\displaystyle \left(\vphantom{ \frac{\Delta _{x}}{L-1}}\right.$$\displaystyle {\frac{\Delta _{x}}{L-1}}$ $\displaystyle \left.\vphantom{ \frac{\Delta _{x}}{L-1}}\right)^{2}_{}$

Siamo finalmente in grado di valutare l'SNR di quantizzazione:

SNRq = $\displaystyle {\frac{\mathcal{P}_{x}}{\mathcal{P}_{\epsilon }}}$ = $\displaystyle {\frac{\Delta _{x}^{2}}{12}}$12$\displaystyle \left(\vphantom{ \frac{L-1}{\Delta _{x}}}\right.$$\displaystyle {\frac{L-1}{\Delta _{x}}}$ $\displaystyle \left.\vphantom{ \frac{L-1}{\Delta _{x}}}\right)^{2}_{}$ = $\displaystyle \left(\vphantom{ L-1}\right.$L - 1$\displaystyle \left.\vphantom{ L-1}\right)^{2}_{}$ $\displaystyle \cong$ L2

in cui l'ultima approssimazione ha validità nel caso evidente in cui L $ \gg$ 1. Il risultato mostra che l'SNRq cresce in modo quadratico con l'aumentare dei livelli, ovvero se L raddoppia SNRq quadruplica. Ricorrendo alla notazione in decibel5.26 per l'SNR, otteniamo il risultato $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( L\right) }\right.$SNRq$ \left(\vphantom{ L}\right.$L$ \left.\vphantom{ L}\right)$ $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( L\right) }\right\vert _{dB}^{}$ = 10log10L2 = 20log10L e, ricordando che L = 2M, si ottiene

$\displaystyle \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( M\right) }\right.$SNRq$\displaystyle \left(\vphantom{ M}\right.$M$\displaystyle \left.\vphantom{ M}\right)$ $\displaystyle \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( M\right) }\right\vert _{dB}^{}$ = M . 10log102 $\displaystyle \simeq$ 6 . M    dB

dato che log102 $ \simeq$ 0.3. In modo simile, valutiamo il miglioramento in dB ottenibile aumentando di uno il numero di bit per ogni campione, ovvero raddoppiando il numero di livelli: $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( 2L\right) }\right.$SNRq$ \left(\vphantom{ 2L}\right.$2L$ \left.\vphantom{ 2L}\right)$ $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( 2L\right) }\right\vert _{dB}^{}$ = 20log102L = 20log10L + 20log102 $ \cong$ $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( L\right) }\right.$SNRq$ \left(\vphantom{ L}\right.$L$ \left.\vphantom{ L}\right)$ $ \left.\vphantom{ SNR_{q}\left( L\right) }\right\vert _{dB}^{}$ + 6 dB. Pertanto ogni bit in più provoca un miglioramento di 6 dB per l'SNRq.

Consideriamo ora cosa accade se il segnale in ingresso x ha una dinamica minore di quanto previsto: in tal caso $ \sigma_{x}^{2}$ si riduce, mentre $ \sigma_{\epsilon }^{2}$ = $ {\frac{1}{12}}$$ \left(\vphantom{ \frac{\Delta _{x}}{L-1}}\right.$$ {\frac{\Delta _{x}}{L-1}}$ $ \left.\vphantom{ \frac{\Delta _{x}}{L-1}}\right)^{2}_{}$ non cambia, e dunque SNRq peggiora come se avessimo ridotto i livelli.

 

 


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alef@infocom.uniroma1.it
2001-06-01