IDENTITA' DI DIONISO: SECONDO IL MITO: OMOFAGIA

LA TRAGEDIA DELLE BACCANTI
OVVERO LA COSCIENZA INQUIETA DI EURIPIDE

Quando un uomo è abile nel parlare, su qualunque argomento può sostenere una lotta di parole

Euripide


IDENTITA' DI DIONISO: SECONDO IL MITO
OMOFAGIA
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Dioniso e la tigre (Mosaico  proveniente dalla Casa del Fauno in Pompei)

Un caposaldo del culto dionisiaco è il sacrificio cruento di natura alimentare, carnale: generalmente un animale nei riti tradizionali greci, ma qui può anche trattarsi di carne umana. Le figlie del re di Orchomenos, pazze per il desiderio di carne umana, fanno a pezzi il figlio di una di loro.

Durante la festa notturna degli Agrionia, in cui la vittima veniva sostituita con l'edera (che come noto possiede proprietà psicotrope), le donne, strappando questa coi denti, sbranavano il corpo divino divenuto metafora. Da qui a dire - qualche secolo dopo - "prendete e mangiate, questo è il mio corpo; prendete e bevete, questo è il mio sangue", come si può notare il passo è breve.

Lo stesso Dioniso è omestes, omofagico: sbrana il corpo di animali selvatici, catturati al termine di un inseguimento violento, affannoso. Masticando carne cruda egli rompe le barriere innalzate dal sistema politico-religioso tra divinità, uomini e animali.

L'omophagion doveva servire non soltanto per ricordare il destino del bambino Dioniso, violentato dagli adulti, ma anche per dimostrare chi era il più forte. Facendo p.es. a pezzi un toro, simbolo del potere, era come se si stesse facendo un rito sovversivo.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 25/04/2015