POESIE IN LIBERTA'


STEFANO CAMPANA

Stefano Campana, ha 55 anni, è di Cesena, attualmente insegna presso l'ITC "R. Serra" di Cesena.

Ha scritto vari libri: Metti i brividi tutta questa bellezza, Dialoghi con Luca, Il viaggio, Il labirinto, tutti pubblicati presso Il Ponte Vecchio

Cura un blog www.myspace.com/stefanocampana

Alcune recensioni: Il labirinto di Campana, Dialoghi con Luca

Da IL VIAGGIO

DANNATE ANIME

Dannate anime
cosa gridate, insultate,
minacciate
la voce che riconosco.
Vi credete rumore,
colpa di delirio melanconico,
paranoico.
Un aspetto nuovo
prendono i miei occhi
sotto la statua,
persona di famiglia, estranea,
mostro e
immagine da muro,
macchia confusa.
Polarizzo l'attenzione
con emotiva, forte,
lucida coscienza.
Un'altra persona la scambia
e fraintende il significato.
La stanza illuminata scarsamente,
interno,
esterno,
dove riconosco
l'immagine tua.
Percepisco i nostri sensi,
percezione di concetto.
L'esperienza individuale del sogno
mi conforta con sensazioni forti.
Illusione, emotività.
Quel giorno risposi con il contributo,
mio,
d'amore.

L'ULTIMA VOLTA

L'ultima volta
che ti ho vista,
un sabato
carico di sangue,
mi serviva
il sacco a pelo
e un briciolo di umanità.

MAGMA

Desidero
un sorriso
in questo deserto
dove lo spettacolo
è il tuo volto.

 

Da DIALOGHI CON LUCA

Le icone sono maschere allineate

Lontane non sono differenti le cose e le persone
vive chi non conosciamo vive come noi anche senza di noi
l’una accanto all’altra l’una dentro l’altra.
Incomincia da una carta il viaggio
un taccuino sporcato da segni il tuo viaggio.
Inizia con un foglio bianco.
Il segno è un punto di riferimento
di spazio di sogno di sogni.
Inizia con la fantasia la strada da percorrere.
Deserto montagna foresta mare città campagna
alberi e foglie e colori e nomi
fantasia è impaziente attesa di partire.
Leggi future emozioni nella pagina bianca
e distingui parole persone amici meravigliosi
non scoperti ancora.

Scopri l’immagine del tuo mondo

Dal foglio del taccuino non più bianco
scopri l’immagine del tuo mondo
il tuo mondo nasce dalle parole scritte dai ricordi scritti.
Racconta il viaggio il taccuino segnato.
È voce il taccuino testimone delle tue riflessioni
dei tuoi pensieri del tuo impegno ad approdare.
Privo di impronte
il taccuino è qualcosa di guardato non amato.
Tieni con te sempre una matita
una matita colorata.
Segna per essere testimone.
Traccia con le unghie i tuoi sogni.
L’intelligenza di vedere e non solo di guardare.
Annota i tuoi sogni le tue voci.
Ti senti balordo eroe impegnato in un viaggio pirotecnico
miti sogni allucinazioni finalmente libero.
Ti copre le spalle una coperta leggera.

Sei libero di sognarla

Sei libero di sognarla vicina sul divano di pelle.
Una luce accecante ti abbaglia le sue parole ti confondono
ti confonde il silenzio il silenzio dolce ti placa.
Specchi alle pareti lampade
un piccolo monolocale continui a viaggiare nel presente
una libreria a cubi il cubo è aperto agli amici
una bimba stringe a sé una bambola
due ragazze sollevano le gambe all’orologio di Portobello
il divano del settecento da Faenza t’invita
a una seduta attiva.
Apri le pagine godrai figure
icone fantastiche
specchi alle pareti riflettono il tuo sorriso.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 27/11/2012