State attenti ragazzi perché se no verranno fuori dei
maccheroni da far rizzare i capelli... pure alle mele!
Ragazzi, vedete, vado piano anche se c’è il fuoco
che mi brucia i piedi...
In certe materie dove ci sono delle deficienze e non vuol
dire che chi ha quelle materie sia un deficiente... [Si
stava parlando dei corsi di recupero].
Se vedo ancora volare qualcosa, vola anche qualche
ragazzo... o ragazza.
Francesco, un po’ di educazione: si sono viste le
mutandine. [Stava sbadigliando senza mano davanti alla
bocca].
Per favore, vai fuori: non mi va di vedere sempre un
cammello che mi rumina davanti.
Adesso prendo la penna e vi faccio una lettera
d’amore... [Invece di mettere una nota].
Noi siamo italiani e non baluba...
Come devo farvela capire, cantando in gregoriano?
Non voglio fare come la gatta frettolosa che fece i
gattini ciechi.
Adesso, con le tecniche di oggi, ti tiro un missile e ti
prendo quando fai il bagno nel mare della luna.
Tu pensi che io stia in classe col tridente? [La ragazza
era intimorita]... o con le corna? Con le corna forse...
Smettetela che abbiamo due pochi minuti...
Gina Lollobrigida... una che per te è da Jurassic Park.
Cos’ho io una faccia diuretica, che uscite da qui
per andare in bagno? [Dopo l’interrogazione]
Martedì alla quinta ora sono in Istituto a grattarmi.
Smettete di masticare la cicca: mi sembra
d’interrogare dei buoi.
Chi canta la deve smetterla!
Come se ti chiedessi di che colore era la cavalla bianca
di Napoleone... Naturalmente era nera. [Stava
interrogando].
Vedete di non rompermi gli zebedei.
... e dopo mi cascano le braccia e forse anche le braghe.
La Martina è quella che tosse [Invece che
"tossisce". Stava cercando di ricordare i
nomi].
Chi è che mi fa il rosario di sottofondo là dietro?
Smettiamo di spaccare un capello in quattro.
Se vedo qualcuno che vira a tribordo, viro a tribordo
anch’io.
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