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Sono indicati con la notazione
s
k
(con le parentesi quadre)
che denota i termini di una sequenza, ed hanno come dominio l'insieme dei numeri
interi. Sono valide le stesse definizioni fornite in 1.7.2 a
riguardo dei segnali analogici, relativamente alle definizioni di potenza, energia
e periodicità, utilizzando ora delle sommatorie in luogo degli integrali.
- Sequenze
- Un segnale viene chiamato numerico quando assume valori appartenenti
ad un insieme finito di simboli; per questo motivo, la sua essenza è
indicata anche come sequenza simbolica. Ad esempio, un testo scritto
assume valori nell'ambito dei caratteri stampabili. Se si rappresenta ogni carattere
con il suo numero ordinale, si ha allora una vera sequenza di numeri.
- Segnali tempo-discreti
- Si può alternativamente rappresentare ogni carattere
con un diverso valore di tensione, ottenendo un segnale analogico che è una
rappresentazione a più livelli di tensione della sequenza originaria.
- Frequenza di simbolo
- Il concetto di occupazione di banda, applicabile ai segnali
analogici, è qui sostituito da quello di velocità di emissione, espressa in
simboli/secondo, ed indicata come frequenza di simbolo. Una sequenza
prodotta da una sorgente numerica si presta facilmente ad essere trasformata
in un'altra, con un diverso alfabeto ed una differente frequenza di simbolo1.12
.
- Frequenza binaria
- Qualora di desideri ottenere una trasmissione binaria,
ossia rappresentabile come una sequenza di zeri ed uni, l'alfabeto
di rappresentazione ha cardinalità L = 2. In tal caso, ogni simbolo M-ario
di ingresso produrrà gruppi di N caratteri binari (o bit), con N
pari all'intero superiore di
log2M bit/simbolo. Questa ultima grandezza,
il numero di bit/simbolo, moltiplicata per il numero di simboli a secondo, permette
di calcolare il flusso informativo in bit/secondo, che prende il nome di frequenza
binaria fb.
- Campionamento
- Si è già accennato a come un segnale analogico possa essere rappresentato
mediante i suoi valori campionati a frequenza di fc campioni/secondo
e quantizzati con un numero N di bit/campione, consentendo l'uso
di un canale numerico. In tal caso, la sorgente numerica equivalente sarà caratterizzata
da una velocità di trasmissione di fb bit/secondo, pari al prodotto
fc . N .
- Modulazione numerica
- Qualora la risposta in frequenza del canale imponga un
processo di modulazione, esistono tecniche specifiche per i segnali numerici,
che traggono vantaggio dalla natura discreta del messaggio da trasmettere.
- Trasmissione a pacchetto
- Un segnale numerico può avere origini delle più disparate,
e non necessariamente essere il risultato di un processo di quantizzazione.
Ad esempio, può trattarsi di un file da trasmettere tra due computer; in tal
caso, si può frammentare la sequenza numerica in messaggi più piccoli (chiamati
pacchetti di dati), numerarli consecutivamente, ed inviarli singolarmente
attraverso la rete di interconnessione, anche impiegando percorsi differenti
per ogni sotto-messaggio: sarà compito del lato ricevente ri-assemblare i singoli
pacchetti nell'ordine originario. Il caso descritto è un tipo particolare di
rete a commutazione di pacchetto, di cui saranno esposti i principi di
funzionamento e le metodologie di progetto di massima delle risorse, mirate
all'ottenimento di prestazioni definite in termini di ritardo medio
di trasmissione.
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2001-06-01