L'installazione di client Windows 98 in una
rete a dominio Windows NT richiede
dapprima la corretta installazione della scheda di rete e quindi dei protocolli
di rete con relativa configurazione.
Installazione della scheda di rete
La scheda di rete è un elemento hardware che consente di collegare
fisicamente un computer a un altro computer o a un
hub (concentratore di
rete).
La sua installazione, pur non essendo complessa, richiede un minimo di competenze
tecniche. Si tratta, infatti, di aprire il case del computer, trovare uno slot
ISA (se la scheda è ISA) o PCI. Nel caso di una scheda PCI (oggi più
diffusa), è sufficiente inserirla nello slot, richiudere il case, inserire
il cavo nella connessione e riaccendere il computer.
Se la scheda è PCI, inoltre, molto probabilmente sarà anche
PnP
(
Plug and Play) per cui Windows 98 (o 95) la riconoscerà automaticamente
e cercherà di installarla utilizzando i driver di cui dispone, o richiedendo
l'inserimento del dischetto allegato alla scheda.
A seconda del tipo di scheda, è probabile che venga richiesto già
in questa fase quali protocolli di rete installare.
Al termine, dopo aver riavviato la macchina, dovrebbe apparire sul desktop l'icona
Risorse di Rete; richiamando da
Pannello di controllo le
Proprietà
di Rete, dovrà apparire una finestra simile a questa:
Installazione dei protocolli di rete
Vi sono diversi protocolli di rete disponibili. Il System Administrator può
scegliere quali installare in base alle caratteristiche che dovrà avere
la rete.
I protocolli più comuni sono
NetBEUI e
TCP/IP. Alcuni consigliano
di installarli entrambi, altri di installarne uno solo, in base alle necessità.
NetBEUI è un protocollo creato nel 1985 da IBM per essere utilizzato
con l'interfaccia NetBIOS. E' semplice da utilizzare in piccole reti che non contengano
più di 200 computer e che non siano suddivise in sottoreti. Può
essere usato anche da diversi sistemi operativi.
TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) viene utilizzato
nella versione a 32 bit come protocollo preferenziale nelle reti Windows NT. Esso
consente di suddividere una rete in sottoreti e di collegare reti diverse attraverso
nodi detti
gateway. Internet è una rete di reti basata sul protocollo
TCP/IP.
Sembra quindi preferibile scegliere il protocollo
TCP/IP. Anche se entrambi
i protocolli possono convivere, è consigliabile installarne uno solo, per
non appesantire il traffico di rete.
Sulle macchine Windows 98 (e 95), se non già preinstallato con l'installazione
della scheda di rete, il
TCP/IP si installa facilmente richiamando da
Pannello
di Controllo le
Proprietà di Rete. Apparirà la seguente
finestra:
e, cliccando sul tasto
Aggiungi, si aprirà la seconda finestra.
Scegliendo la voce
Protocolli si passerà a una finestra successiva
in cui scegliere la voce
Microsoft e, successivamente, il protocollo
TCP/IP:
A questo punto, nella finestra delle
Risorse di rete dovrebbe risultare
la presenza del protocollo
TCP/IP per la scheda di rete:
Si può ora procedere alla configurazione del protocollo
TCP/IP e
all'inserimento della macchina Windows 98 (o 95) nel dominio Windows NT.
Configurazione del protocollo TCP/IP
Partendo sempre dalle
Proprietà di Rete, si clicca due volte
sulla voce
TCP/IP
scheda di rete:
apparirà la finestra delle impostazioni del
TCP/IP:
La prima operazione da compiere è la definizione dell'
indirizzo IP
della macchina.
Vi sono due opzioni:
- Ottieni automaticamente un indirizzo IP
- Specifica l'indirizzo IP
Il primo caso prevede che nel server Primary Domain Controller (PDC) Windows NT
o in altro eventuale server sia attivo un
server DHCP (Dynamic Host Configuration
Protocol). Questo servizio stabilisce un
range di
indirizzi IP e
li assegna dinamicamente alle macchine della rete, per un periodo che il System
Administrator dovrà definire. Questo periodo, detto
lease, può
variare da qualche ora a qualche mese, o addirittura essere infinito.
Tutte le macchine della rete, se è stata scelta l'opzione
Ottieni automaticamente
un indirizzo IP, riceveranno un indirizzo e una
subnet mask, che manterranno
fino al termine del
lease.
I
set o
range di
indirizzi IP da definire possono essere
molteplici, ma in realtà, considerando che la rete potrà in qualche
occasione essere connessa a Internet, è necessario usare i cosiddetti
Indirizzi
privati, scegliendoli nei seguenti set:
- 10.000.000.001 - 10.255.255.254: Un set di indirizzi
classe A (16 milioni di indirizzi diversi)
- 172.016.000.001 - 172.031.255.254: 16 set di indirizzi
di classe B (65635 indirizzi ognuno)
- 192.168.000.001 - 192.168.255.254: 256 gruppi di indirizzi
di classe C (256 indirizzi ognuno)
Consiglio di utilizzare il set
192.168.0.1 – 192.168.0.254.
Nella seconda ipotesi, a ogni macchina della rete deve essere assegnato un
indirizzo
IP statico, scelto anch'esso nei set citati, facendo bene
attenzione
che non ve ne siano due eguali.
Se nella rete non sono installati un
server DNS o un
server WINS,
e se non occorre stabilire uno o più
gateway, la configurazione
del TCP/IP può considerarsi conclusa.
Per verificare se il protocollo funziona, dopo un riavvio del sistema, è
sufficiente aprire una shell MSDOS e digitare il comando:
ping indirizzo_del_server
considerando il server con indirizzo IP 192.168.0.1 :
ping 192.168.0.1
Se il server verrà raggiunto, apparirà una risposta del tipo:
C:\WINDOWS>ping 192.168.0.1
Esecuzione di Ping 192.168.0.1 con 32 byte di dati:
Risposta da 192.168.0.1: byte=32 durata<10ms TTL=128
Risposta da 192.168.0.1: byte=32 durata<10ms TTL=128
Risposta da 192.168.0.1: byte=32 durata<10ms TTL=128
Risposta da 192.168.0.1: byte=32 durata<10ms TTL=128
Statistiche Ping per 192.168.0.1:
Pacchetti: Trasmessi = 4, Ricevuti = 4, Persi = 0 (0% persi),
Tempo approssimativo percorsi andata/ritorno in millisecondi:
Minimo = 0ms, Massimo = 0ms, Medio = 0ms
Il comando
ping può essere inviato a un qualsiasi indirizzo IP di
un'altra macchina della rete, la quale, ovviamente solo se accesa, risponderà.
Completata la configurazione del TCP/IP del server e di tutti i client, tutte
le macchine di rete saranno identificabili dal loro indirizzo IP.
I computer hanno, però, anche un nome che viene stabilito in fase di installazione.
Questo nome, detto anche
Nome NetBIOS, può essere legato all'indirizzo
IP del computer in due modi:
- Installando un server WINS
- Editando il file hosts.sam
Il primo metodo è senz'altro più funzionale e gestisce un database
dinamico; l'installazione di un
server WINS (Windows Internet Name Server)
è quindi raccomandabile quando si lavora su una rete costituita da un certo
numero di nodi. L'installazione si esegue sul server NT.
Dal lato client, ovvero sulle macchine Windows 98 (o 95), è sufficiente,
nella finestra delle
Proprietà del TCP/IP, scegliere l'etichetta
Risoluzione WINS, attivare il flag
Attiva risoluzione WINS e indicare
l'indirizzo IP della macchina NT nella quale è installato il server WINS,
solitamente il Primary Domain Controller (PDC):
Nel caso di una rete con pochi computer, è possibile definire staticamente
la corrispondenza tra
nome NetBIOS e
indirizzo IP, editando il file
hosts.sam, rintracciabile nella cartella Windows, inserendo linee come
le seguenti:
127.0.0.1 localhost
192.168.0.1 server
192.168.0.2 computer1
A questo punto si può procedere all'inserimento della macchina Windows
98 (o 95) nel dominio Windows NT.
Inserimento di un computer Windows 98 (o 95) in un dominio Windows NT
Le operazioni da compiere sono semplici e si effettuano tutte dal panello
delle
Risorse di Rete.
Per prima cosa, bisogna settare l'accesso primario a
Client per reti Microsoft:
Si passa poi alla sezione
Identificazione cliccando sulla relativa etichetta:
Va indicato, o modificato, il nome del computer e l'eventuale
Gruppo di Lavoro.
Il
Gruppo di lavoro in una rete piccola può coincidere con l'intero
dominio; in una rete estesa, può invece indicare un gruppo preferenziale
di computer con i quali vi sono maggiori condivisioni di risorse. Un dominio,
ovviamente, può contenere parecchi
Gruppi di lavoro.
Il terzo spazio può ospitare una descrizione del computer.
A questo punto, si passa alla terza sezione, indicata dall'etichetta
Controllo
di Accesso:
Le opzioni sono due:
- Controllo di accesso a livello di condivisione
- Controllo di accesso a livello utente
Nel primo caso, a ogni disco, cartella, file o stampante condivisa viene assegnata
una password; per potere accedere a quella risorsa, ciascun utente deve ogni volta
digitare la password.
Nel secondo caso, si può assegnare a ogni risorsa condivisa un elenco di
utenti con diritti di accesso differenziati. Per un disco, file o cartella, l'accesso
può essere in sola lettura, in lettura e scrittura, o dipendente da password.
Se si sceglie la seconda opzione, è necessario indicare il computer o il
dominio di rete nel quale è collocato l'elenco master degli utenti. Nel
caso della nostra immagine, è indicato il server
SERVER.
N.B.: se non è attivo il
server WINS o non è stato predisposto
il file
hosts.sam, quando si indica il nome del server, l'elenco master
degli utenti può non essere rilasciato, in quanto il client non è
in grado di associare il nome all'indirizzo IP.
Con questa avvertenza, ritengo comunque più funzionale l'opzione del controllo
di accesso a livello di utente; in questo caso l'utente, una volta fatto accesso
al dominio, potrà disporre di tutte le risorse di rete per le quali è
autorizzato, senza dover reinserire password.
Passiamo ora all'ultima fase cliccando due volte, sempre nelle
Proprietà
di Rete, sulla voce
Client per reti Microsoft.
Apparirà una finestra in cui configurare la
Convalida di accesso
attivando il flag corrispondente e indicando il nome del dominio.
Si può infine stabilire se le unità di rete debbano essere collegate
solo al momento dell'utilizzo, ovvero se le connessioni si debbano ripristinare
durante l'accesso alla rete.
Se le unità di rete non sono moltissime, conviene scegliere la seconda
opzione.
Completata la configurazione, verrà proposto il riavvio della macchina
e all'accesso l'utente troverà la finestra ove indicare il proprio account
e la propria password.
Al primo accesso verrà proposta una password per Windows (che può
anche essere annullata) e chiesto se si vogliono mantenere le impostazioni personalizzate
del desktop.
Completato l'accesso, cliccando sull'icona delle
Risorse di rete l'utente
dovrebbe trovare le icone di tutte le macchine attive. Cliccando sull'icona del
server, dovrebbe vedere almeno la cartella "
Netlogon", condivisa
di default in sola lettura, assieme ad altre cartelle, dischi o stampanti che
l'Amministratore abbia condiviso.
Cliccando sulle icone delle altre macchine condivise, l'utente probabilmente vedrà
uno spazio vuoto, in quanto nessuna risorsa è stata ancora condivisa.
Condivisione delle risorse
In una rete, può essere necessario condividere alcune risorse: un disco
isso, un floppy disk, un Cdrom, una cartella, un file, una stampante collegati
fisicamente a un computer.
Il caso più semplice è l'accesso a una particolare cartella in modo
che l'utente di un altro computer possa leggere, o leggere e scrivere file di
quella cartella.
La condivisione si effettua evidenziando l'icona della cartella e attivando il
menu contestuale col tasto destro del mouse.
Si sceglie la voce
Condivisione che mostra una finestra diversa a seconda
del tipo di
Controllo di Accesso impostato (vedi sopra).
Nel caso di
Controllo di accesso a livello di condivisione, la schermata
sarà come la seguente:
per cui sarà possibile attivare il flag
Condividi con nome, indicare
il nome di condivisione (il nome che apparirà nelle
Risorse di rete),
il tipo di condivisione e le relative password. Al termine dell'operazione, l'icona
apparirà con il segno di condivisione (una piccola mano). La cartella sarà
visibile nelle
Risorse di rete, dopo aver cliccato sul computer in cui
si trova.
Ovviamente, da qualsiasi macchina della rete si potrà accedere alla cartella,
ma l'utente dovrà a ogni accesso indicare la password predefinita. Il System
Administrator deve quindi comunicare le password relative agli utenti aventi diritto.
Oltre ai file, alle cartelle e ai dischi, è possibile condividere altre
risorse, quali Cdrom o stampanti. Questo si rivela molto utile, in particolare,
in un'aula didattica.
Nel caso sia stato scelto il
Controllo di accesso a livello di utente,
la schermata di condivisione sarà leggermente differente, in quanto
sarà possibile definire gli utenti autorizzati ad accedere alla risorsa
e il loro livello di accesso:
Per prima cosa, occorre attivare il flag
Condividi con nome e scegliere
il nome della condivisione:
Ciccando sul pulsante
Aggiungi, richiameremo l'elenco master degli utenti
e dei gruppi globali e potremo stabilire chi sarà autorizzato a usare la
risorsa:
Nel nostro esempio, l'utente Roberto ha accesso alla risorsa in lettura e scrittura.
Per rendere disponibile la risorsa a tutti gli utenti, basta selezionare
Tutti.