STORIA ROMANA


NERVA, TRAIANO E GLI ANTONINI: L'APOGEO DELL'IMPERO

D. Marco Aurelio, l'imperatore filosofo, e la prima invasione barbarica (161-180)

I - II

Marco Aurelio

Il principato di Marco Aurelio ruota nella sua interezza attorno al problema della sicurezza interna, conoscendo lungo l'arco di tutta la sua durata delle continue invasioni territoriali: prima da parte dei Parti, e successivamente da parte di alcuni popoli germanici (tra cui Quadi, Marcomanni, Jazigi…).
Il suo è dunque (quantomeno nei suoi aspetti più significativi e appariscenti) un periodo di governo essenzialmente militare, anche se ciò non va ascritto all'indole dell'Imperatore (essendo egli al contrario, come tutti sanno, il prototipo stesso dell'Imperatore-filosofo) bensì ad esigenze di carattere difensivo dettate dalle circostanze storiche.

Le campagne militari del periodo di Marco Aurelio sono fondamentalmente due: una prima combattuta contro i popoli partici orientali, per l'esattezza sul fronte siriano e armeno; l'altra invece contro i Germani sul fronte occidentale e interno (l'Italia).

(a) Guerre contro i Parti

Nel 163, il re dei Parti Vologese III, approfittando di una momentanea debolezza dei confini orientali di Roma (dovuta peraltro ad alcune incursioni barbariche sulle frontiere britannica e renana), attacca l'Armenia - stato sotto l'influenza romana - imponendovi un proprio sovrano. Dopo ciò, invade la Siria, vicina provincia dell'Impero.

Lucio Vero, fratello di Marco Aurelio, da questi designato coreggente, parte per una spedizione militare nelle zone orientali, ove (163) riconquisterà i territori perduti, comprese Armenia e Mesopotamia.

Sembrerebbe una ripresa della politica imperiale e coloniale di Traiano, ma in realtà è espressione di un bisogno di sicurezza sui confini a est.
Sul piano della propaganda culturale poi, tali guerre verranno giustificate con i concetti di "restitutio imperii" e con l'esigenza di tutelare gli interessi delle regioni ellenistiche, piuttosto che con l'idea della potenza romana.

(b) Guerre contro i Quadi e i Marcomanni

Nel 167, un anno dopo la stipula della pace con il regno partico, sarà la frontiera romano-danubiana a essere invasa, questa volta dall'ondata migratoria di alcuni popoli barbarici occidentali.
Alla base di tali movimenti migratori vi sono dei 'rimescolamenti' tra le tribù residenti nelle zone dell'estremo oriente: rimescolamenti che, partendo dall'odierna Russia, giungono a farsi sentire - attraverso diversi contraccolpi - fino presso le regioni barbariche sui confini romani occidentali.

Si verifica così in questi anni la prima invasione nei territori romani occidentali da parte di popoli germanici, tra cui principalmente vi sono i Quadi e i Marcomanni. Essi giungono a insediarsi fin nelle regioni della Venetia (l'attuale Veneto) e di Aquileia.
Ben più grave della prima invasione, poiché giunge a toccare il cuore stesso dell'Impero, essa impegnerà per alcuni anni (167-175) Marco Aurelio il quale - anche a causa di una disastrosa pestilenza scoppiata tra le sue truppe - dovrà ricorrere alla pratica di nuovi arruolamenti, ammettendo tra le fila dell'esercito anche schiavi, gladiatori e soldati mercenari germanici. In questi anni si inaugura così la politica (che avrà un enorme seguito nei secoli della vera e propria decadenza) dell'alleanza con i barbari al fine di combattere i barbari stessi!

E' facile immaginare come tali cambiamenti comportino per lo Stato romano un considerevole sforzo finanziario, dovuto ad un consistente aumento delle spese (soprattutto per gli eserciti), al quale fa inevitabilmente seguito un inasprimento della pressione fiscale e un aumento dell'attività di monetazione con l'abbassamento del potere d'acquisto della moneta (fenomeni entrambi che conosceranno nei prossimi decenni un aumento costante e inarrestabile).

Nel 180, Marco Antonio muore a Vienna, e il principato passa nelle mani di suo figlio Commodo, allora diciannovenne, e che già da anni lo affiancava per altro nella conduzione dell'Impero.


1. Nerva, imperatore municipale (96-98)
2. Traiano, 'optimus princeps' (98-117)
3. Gli Antonini
A. L'Età Aurea
B. Elio Adriano, imperatore "ellenizzante" (117-138)
C. Antonino Pio (138-161)
E. Commodo e la ripresa della tradizione autocratica (180-192)
Adriano Torricelli

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia
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Aggiornamento: 17/11/2014