LA STORIA CONTEMPORANEA
dalla prima guerra mondiale ad oggi


I FATTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

LE CAUSE - I TRATTATI - IL DOPOGUERRA

SPARTIZIONE DELL'IMPERO OTTOMANO

L'INGRESSO DEGLI STATI UNITI IN MEDIORIENTE

Il conflitto regionale tra l'impero austro-ungarico e la Serbia per l'egemonia dei Balcani si trasformò immediatamente in guerra mondiale per una serie di ragioni:

  1. i vecchi imperi feudali, assolutistici (austro-ungarico, russo e turco) non permettevano alle nuove potenze capitalistiche (Francia, Inghilterra, Germania, Italia, Giappone) di espandersi agevolmente in tutto il mondo, o, se vogliamo, le nuove potenze capitalistiche minacciavano sempre più il dominio di quelle vetero-feudali. Gli Usa si erano limitati a eliminare l'influenza spagnola in America Latina: nella guerra ispano-americana si annettono Cuba, Portorico, le Filippine, le Hawaii, poi occuperanno Panama, e nel 1914-18 interverranno in Messico.
  2. Le potenze capitalistiche formatesi per ultime, come la Germania e l'Italia (e in parte la Russia), avevano bisogno di colonie per espandersi e quindi venivano a contrastare gli interessi delle due potenze più imperialistiche di quel momento: Francia e Inghilterra, che, insieme agli Usa e al Giappone, si erano già spartite buona parte del mondo. Il Giappone, anch'esso appena uscito dal feudalesimo, veniva a confliggere, per la sua posizione geografica, con la Russia e con la Cina, uscite entrambe sconfitte dalla guerra col Giappone.
  3. All'interno dei paesi capitalistici, di più o meno recente formazione, andava sviluppandosi un movimento operaio di resistenza, che doveva in qualche modo essere represso. In tal caso, la guerra poteva servire come valvola di sfogo, come diversivo: in nome del nazionalismo si facevano combattere le forze operaie che, pur essendo di nazioni diverse, avevano interessi comuni, il primo dei quali era la lotta contro lo sfruttamento del capitale.

Nei Balcani il peso politico dell'Austria si fece sentire maggiormente dopo la formazione della Germania, ch'era avvenuta a spese dell'Austria. Quest'ultima cercò di recuperare nei Balcani quanto aveva perso contro la Prussia, principale protagonista dell'unificazione tedesca. La Germania riconosceva all'Austria il diritto di espandersi nei Balcani a spese delle popolazioni slave autoctone, le quali costantemente cercavano aiuto nella Russia.

Esattamente un secolo dopo il Congresso di Vienna e la Santa Alleanza, la situazione europea aveva subito importanti trasformazioni: ora infatti, sia la Germania (divenuta potenza capitalistica), sia l'Austria (desiderosa di espandersi nei Balcani, impedendo alla Russia di trarre profitto dal grande aiuto che aveva dato alle popolazioni slave per liberarsi dei turchi) erano diventate due irriducibili nemiche dello zar.

L'Austria voleva decisamente sostituirsi ai turchi e arrivare all'Egeo. L'assegnazione del protettorato su Bosnia ed Erzegovina assicurato al Congresso di Berlino (1878), poi trasformato in vera e propria annessione nel 1908, era un chiaro segnale delle intenzioni dell'Austria nei Balcani. E questa annessione, riconosciuta sia dalla Germania che dall'Italia, venne immediatamente rifiutata dalla Serbia, lo Stato slavo più influente dei Balcani, anche perché la politica austriaca in Bosnia era proprio quella di eliminare l'elemento nazionale serbo-ortodosso (che trovò rifugio presso appunto la Serbia) e quello musulmano (che emigrò verso il Kosovo e la Macedonia), favorendo invece la minoranza croato-cattolica.

La I guerra mondiale non scoppiò a causa dell'assassinio dell'arciduca ereditario d'Austria, Francesco Ferdinando, da parte dell'irredentista serbo, Gavrilo Princip, ma a causa delle forti esigenze imperialistiche che dovevano servire da un lato per consolidare poteri vetero-feudali, dall'altro per consolidare poteri capitalistici vecchi e nuovi. Non è solo una guerra tra il passato feudale e il presente borghese, ma anche tra paesi borghesi già sviluppati e paesi borghesi in via di sviluppo.

La Turchia, p.es., in procinto di uscire dal proprio feudalesimo per diventare una nazione borghese (1908), stava facendo pagare alle popolazioni arabe del Medio Oriente la perdita dei territori nei Balcani e in Africa (Libia, occupata dall'Italia, ed Egitto, occupato dall'Inghilterra); mentre la Russia, anch'essa incline a trasformarsi in potenza capitalistica, tendeva sempre più a espandersi oltre gli Urali, verso la Siberia, sino all'Estremo Oriente, cercando altresì uno sbocco sul Mediterraneo nella guerra contro la Turchia; inoltre si era spartita la Persia con gli inglesi.

Fu l'Austria a dichiarare guerra alla Serbia, dopo che questa aveva accettato tutte le condizioni ultimative per trovare il colpevole dell'eccidio di Sarajevo, meno quella secondo cui all'inchiesta giudiziaria e alla repressione delle attività antiaustriache in Serbia avrebbero dovuto partecipare anche funzionari austriaci.

La Russia si schierò a difesa della Serbia e la Germania a difesa dell'Austria contro la Russia.

Pochi giorni dopo la Francia, già alleata della Russia, dichiarò guerra alla Germania per riprendersi l'Alsazia e la Lorena, occupate dalla Prussia nel 1870. Va inoltre detto che se la Germania avesse sconfitto la Russia, la Francia si sarebbe trovata un vicino molto pericoloso, che avrebbe potuto attaccarla in qualunque momento.

Anche l'Inghilterra dichiarò guerra alla Germania, per una serie di ragioni:

  1. vedeva minacciato il suo predominio navale nel Mare del Nord;
  2. vedeva minacciati i suoi interessi in India, dopo che la Germania aveva ottenuto dai turchi la concessione della ferrovia di Bagdad, che dal Bosforo doveva arrivare al Golfo Persico;
  3. i tedeschi avevano ottenuto in Cina la baia di Kiao-Ciao (1898), ponendosi direttamente in concorrenza commerciale in Asia con gli inglesi;
  4. in Oceania la Germania aveva già occupato o acquistato la Nuova Guinea, l'Arcipelago delle Bismarck, le isole Marianne e Caroline;
  5. in Africa la Germania aveva occupato Tanzania, Namibia, Togo e, dopo aver rinunciato al Marocco, il Camerun.

L'Italia, in un primo momento resta neutrale, poiché il trattato di alleanza che aveva firmato con la Germania e l'Austria (in funzione antifrancese) aveva soltanto carattere "difensivo", e in questo caso era stata l'Austria a dichiarare guerra alla Serbia e per di più all'insaputa dell'Italia.

Primo anno di guerra (1914)

La Germania invade il Belgio, che si era dichiarato neutrale, e cerca di entrare velocemente a Parigi, seguendo la via più facile e più breve. Ma le forze tedesche vengono fermate sulla Marna (anche grazie all'aiuto dei russi che avevano occupato la Prussia orientale, distogliendo molte truppe tedesco dalla Francia) e a partire da questo momento la guerra veloce di movimento si trasforma in una guerra statica di posizione, con l'uso di lunghe trincee.

I tedeschi allora cercarono di occupare Calais per impedire che gli inglesi potessero aiutare i francesi, ma furono fermati nella battaglia delle Fiandre dalle truppe anglo-franco-belghe. Anche qui la guerra divenne di posizione.

Neppure coi russi la Germania riusciva ad avere la meglio; anzi i russi, dopo aver sconfitto gli austriaci occupando la Galizia (tra Polonia e Ucraina) e la Bucovina, stavano minacciando l'Ungheria e avvicinandosi al confine tedesco. Sicché la Germania chiese e ottenne dai turchi di entrare in guerra contro i russi. I piani tedeschi di una guerra lampo erano andati in fumo. Anzi essi si convinsero che prima di sconfiggere Francia e Inghilterra, bisognava piegare la Russia.

Tuttavia in Estremo Oriente è il Giappone a dichiarare guerra alla Germania, per sottrarle tutte le colonie del Pacifico.

Secondo anno di guerra (1915)

Sul fronte occidentale la situazione è bloccata: tutte le forze in campo restano sulla difensiva. I tedeschi decidono il blocco navale degli inglesi.

Su quello orientale invece i russi perdono tutti i territori conquistati (Galizia, Polonia, Prussia orientale, Lituania, Lettonia, Bielorussia), permettendo alla Germania di avanzare notevolmente. La Russia infatti stava pagando un'enorme crisi finanziaria e una perdita incredibile di uomini (circa 3,5 milioni tra morti, feriti e prigionieri).

Serbia e Montenegro vengono completamente sconfitti dalle truppe austro-tedesche, cui si sono unite quelle bulgare, che vogliono allargarsi nei Balcani (verso la Macedonia), non avendo ottenuto nulla nella seconda guerra balcanica.

Le truppe anglo-francesi vengono sconfitte nello stretto dei Dardanelli e non potranno più aiutare la Russia.

L'Italia dichiara guerra all'Austria perché a Londra le hanno promesso, in caso di vittoria dell'Intesa, il Trentino, la Venezia-Giulia, il Sud-Tirolo, parte della Dalmazia e un protettorato sull'Albania. Ma la guerra contro l'Austria diventa subito di posizione.

Terzo anno di guerra (1916)

Dopo aver inflitto una grave disfatta alla Russia, la Germania parte di nuovo all'attacco contro i forti di Verdun in Francia: tra tedeschi e francesi muoiono circa un milione di soldati; decine di migliaia ne muoiono anche nella battaglia della Somme, tra anglo-francesi contro tedeschi (vengono usati per la prima volta i carri armati); e migliaia di marinai soccombono nella grande battaglia navale dello Jutland (Mare del Nord) tra inglesi e tedeschi. In nessuno di questi scontri emerge un sicuro vincitore, anche se di fatto le forze tedesche sono quelle che s'indeboliscono di più.

Sul fronte orientale, i russi, approfittando dello scontro austro-italico, attaccano l'Austria e si riprendono la Galizia e la Bucovina.

Vedendo questo, la Romania scende in campo a fianco della Russia, per occupare la Transilvania, ma viene completamente sconfitta dalle truppe austro-tedesche e bulgare.

Sul fronte italiano gli austriaci perdono la città di Gorizia, mentre l'Italia dichiara guerra anche alla Germania.

Quarto anno di guerra (1917)

Gli Usa dichiarano guerra alla Germania per due motivi:

  1. non sopportano gli indiscriminati attacchi dei sottomarini tedeschi alle loro navi che nell'Atlantico recano aiuto a Inghilterra e Francia;
  2. temono di perdere i crediti concessi ai paesi dell'Intesa nel caso di una vittoria degli Imperi Centrali.

Le truppe americane sbarcano in Francia. Anche la Grecia e la Cina dichiarano guerra agli Imperi Centrali.

Sul fronte orientale la rivoluzione bolscevica pone fine allo zarismo, trasformando la guerra imperialista in guerra civile, e col trattato di Brest-Litovsk (1918) conclude la pace con la Germania, permettendo a quest'ultima di occupare Polonia, Paesi Baltici, Finlandia e Ucraina.

Crollato lo zarismo, l'Austria concentra i propri sforzi bellici contro l'Italia, che viene clamorosamente sconfitta a Caporetto. Le truppe italiane si ritirano sul fiume Piave e sul monte Grappa. Il maresciallo Cadorna viene sostituito col maresciallo Diaz.

Quinto anno di guerra (1918)

Sul fronte occidentale i tedeschi, temendo il dilagare degli americani in Francia, sferrano una gigantesca offensiva sulla Somme e sulla Marna, ma senza alcun risultato significativo, anzi sono costretti a retrocedere.

Sul fronte orientale i francesi costringono i bulgari a chiedere l'armistizio. Intanto nasce il regno di Jugoslavia (Serbia-Croazia-Slovenia).

In Mesopotamia e in Palestina gli anglo-francesi, alleati con gli arabi, costringono i turchi alla resa.

Sul fronte italiano le truppe di Diaz costringono alla pace gli austriaci dopo le battaglie del Piave e di Vittorio Veneto (conquistate anche Trieste e Fiume). L'imperatore austriaco abdica e sia in Austria che in Ungheria si formano le repubbliche.

Anche la Germania, non potendo più resistere all'avanzata degli anglo-franco-americani, chiede l'armistizio e diventa una repubblica.


Imperi Centrali: Tedesco, Austro-Ungarico, Ottomano, Bulgaria, Libia

Alleati o Intesa: Francia, Gran Bretagna, Belgio, Portogallo, Russia, Romania, Serbia, Grecia, Italia, Giappone, Cina, Montenegro, Usa, Brasile, Perù, Bolivia, Panama, Cuba, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica, Haiti, Honduras, Equador, Liberia, San Marino

Il costo della guerra: 1.195 miliardi e 100 milioni di franchi oro dell'epoca, cui vanno aggiunte le spese della ricostruzione, della riconversione dell'industria bellica e delle vite umane perse. La cifra totale fu talmente alta che sino alla II guerra mondiale fu impossibile risollevarsi. Chi spese di più fu la Gran Bretagna, seguita da Germania, Francia, Usa, Russia, Austria-Ungheria, Italia ecc.

Perdite umane

Alleati-Intesa Russia Francia Inghilterra Italia Romania Usa Serbia Belgio Portogallo Grecia Montenegro Giappone
Morti 2.000.000 1.400.000 900.000 615.000 335.000 126.000 45.000 13.000 7.222 5.000 3.000 300
Prigionieri e dispersi 2.500.000 537.000 191.652 600.000 80.000 45.000 152.958 34.659 12.318 1.000 7.000 3
Feriti 4.950.000 4.266.000 2.090.212 947.000 120.000 234.000 133.148 44.686 13.571 21.000 10.000 907

Dati precisi sulle vittime non esistono: si pensa addirittura a 35 milioni, se si considera la diminuita natalità causata dall'evento bellico (20 milioni) e l'aumento della mortalità della popolazione (5 milioni).

Imperi Centrali

Germania Austria-Ungheria Turchia Bulgaria
Morti 1.800.000 1.200.000 325.000 90.000
Prigionieri e dispersi 1.152.000 2.200.000 250.000 27.029
Feriti 4.216.058 3.620.000 400.000 152.390

Contributo militare delle truppe coloniali agli eserciti dell'Intesa

Imperi Centrali

Numero dei soldati Caduti sul campo
Francia 449.000 70.000 - 15,5%
Regno Unito 2.747.000 197.000 - 7,2%
Totale 3.196.000 267.000 - 8,4%

Tecnologia

In Francia e in Inghilterra vengono realizzati i primi carri armati e il telegrafo militare, che trasmette messaggi tramite lampi di luce.
In Germania nasce il primo aeroplano interamente metallico.
In Italia viene costruita la prima pistola-mitragliatrice.
In Inghilterra scienziati e tecnici mettono a punto il primo bombardiere strategico Handley-Page 0/100, utilizzato per missioni notturne, seguito dal bombardiere Airco Dh 4, capace di trasportare 200 kg di bombe.
L'aereo più costruito dai paesi in guerra sarà il caccia rapido francese (215 km/h) Spad XIII, di grande maneggevolezza.
Gli stessi francesi costruiscono il bombardiere Breguet XIV, cui si ispireranno tutti i bombardieri fino al 1945.
Il mortaio moderno viene costruito dagli inglesi e perfezionato dai francesi.

Vedi anche Spartizione dell'impero ottomano

I 14 punti di Woodrow Wilson (rtf-zip)


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia
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Aggiornamento: 04/12/2012