I segni vengono percepiti attraverso i sensi

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3. I segni vengono percepiti attraverso i sensi

Linguaggio è essenzialmente un nome collettivo, che non presuppone una cosa 'unica' né nel tempo né nello spazio. Gramsci

Come noto, i segni possono distinguersi a seconda dei nostri sensi, che appartengono anche al mondo animale: acustici, visivi, tattili, olfattivi e gustativi. I primi due gruppi sono i più importanti.

Uno stesso segno però può comunicare messaggi diversi: p.es. il suono della campanella dell'ultima ora di lezione, pur avendo lo stesso suono di quello della prima ora, produce indubbiamente, in chi l'ascolta, un effetto diverso. L'odore di un profumo può farci venire in mente una determinata persona, il sapore di una pietanza può farci ricordare una certa situazione.

Questi segni plurivoci (e sono praticamente infiniti) per essere interpretati adeguatamente, vanno contestualizzati.

Tuttavia, a differenza del mondo animale, i nostri sensi possono captare dai segni dei messaggi che in un certo senso vanno ben al di là del loro contenuto specifico. Tant'è che spesso attribuiamo a taluni messaggi dei significati ignoti persino a chi ce li ha inviati.

Essendo infinitamente più complessi degli animali, gli umani tendono sempre ad andare "oltre" al semplice contenuto ricevuto da un messaggio.

A volte, per stupidità, non sappiamo cogliere le sfumature simboliche o allegoriche di taluni messaggi; altre volte invece esageriamo proprio in questa direzione, snaturando la semplicità, il realismo e la concretezza di certi contenuti.

Tutti questi processi, che sono dettati da interessi o atteggiamenti personali o predisposizioni mentali, sono assolutamente estranei agli animali, avvezzi a un linguaggio piuttosto standardizzato.

E' praticamente impossibile per un essere umano formulare un concetto, trasmettere un contenuto in modo tale che non possa essere assolutamente frainteso. A meno che non si decida di usare volontariamente un linguaggio simile a quello animale.

La complessità del linguaggio umano sta proprio in questa sua intrinseca ambiguità, che può aumentare in proporzione della distanza fisica, spaziale, dei due soggetti comunicanti.

Quanto meno esiste la possibilità di verificare in maniera diretta l'attendibilità di certi contenuti, tanto più esiste la tentazione di servirsi del linguaggio in maniera ambigua, cioè per ingannare gli altri - che poi significa, il ultima istanza, ingannare se stessi.

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Fonti


Le immagini sono prese dal sito "Foto Mulazzani"

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Linguaggi
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Aggiornamento: 27/08/2015