Con la collaborazione del prof. Heriberto Santecchia e di Isabella Santecchia
In questo ipertesto vengono narrate le vicende di alcuni italiani emigrati in Argentina sin dai tempi della prima guerra d'Indipendenza italiana.
Home - Cenno storico - Repubblicani e garibaldini in Sud America - Silvino Olivieri - La Legione Valiente - Nueva Roma - L'ammutinamento - Attacco a Bahía Blanca - Nuova Roma oggi - Bartolomé Mitre - Bibliografia - Fonte mazziniana - Cerca nell'ipertesto
Silvino Olivieri
Silvino Olivieri
Nato a Caramanico in Abruzzo il 21 gennaio 1829, terzogenito di una famiglia nobile, già a soli 19 anni accorse per lottare a favore della democrazia e per l'indipendenza dall'Austria.
Combatté duramente nella sfortunata campagna militare del 1848 (I guerra d'Indipendenza italiana), rivelando di possedere un talento militare che fu ricompensato dai Piemontesi con il grado di sottotenente.
Dopo la fallita rivoluzione siciliana, durata dal 12 aprile al 2 settembre 1848, ove combatté con il grado di capitano, si recò in Francia, Inghilterra e Germania, collaborando con i rifugiati italiani.
In ultimo, con il fratello Fileno, decise di emigrare in Argentina.
Nel 1853 Olivieri ritornò in Italia per partecipare alle lotte di indipendenza, ma a Roma, tradito da una spia, fu arrestato e condannato a morte. L'intervento diplomatico argentino lo salvò dalla forca commutando la pena in esilio, ma a patto che non rientrasse più sul territorio pontificio.
Esule nuovamente in Argentina riprese la lotta contro la Confederazione. Nel luglio 1856 fondò la colonia agricola di Nueva Roma, ma morì il 29 settembre, a Bahia Blanca, assassinato da alcuni legionari ammutinati.
La battaglia di Curtatone
Copyright 2004 Eno Santecchia - Tutti i diritti riservati
Se volete riprodurre o distribuire, anche in parte, il contenuto di questo
ipertesto inviate una email a questo
contatto
Translate:
Info | Note legali | Contatto | Facebook | Twitter | Youtube