next up previous contents index
Avanti: Rumore nei ripetitori Su: Rumore nelle reti due porte Indietro: Reti attive   Indice   Indice analitico

Fattore di rumore per reti in cascata

Sappiamo che il guadagno disponibile dell'unica rete due porte equivalente alle N reti poste in cascata, è pari al prodotto dei singoli guadagni, ovvero Gd = $ \Pi_{n=1}^{N}$Gdn. Come determinare invece il fattore di rumore equivalente complessivo ?

0.600000
\resizebox* {0.6\textwidth}{!}{\includegraphics{cap14/f14.5.ps}}

Con riferimento alla figura riportata a lato, il singolo contributo di rumore dovuto a ciascuna rete può essere riportato all'ingresso della rete stessa, individuando così una temperatura TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ n}\right.$n$\scriptstyle \left.\vphantom{ n}\right)$ = T0$ \left(\vphantom{ F^{\left( n\right) }-1}\right.$F$\scriptstyle \left(\vphantom{ n}\right.$n$\scriptstyle \left.\vphantom{ n}\right)$ - 1$ \left.\vphantom{ F^{\left( n\right) }-1}\right)$. I singoli contributi possono quindi essere riportati a monte delle reti che li precedono, dividendo la potenza (ovvero la temperatura) per il guadagno disponibile delle reti ``scavalcate''. Dato che i contributi di rumore sono indipendenti, le loro potenze si sommano, e dunque è lecito sommare le singole temperature TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ n}\right.$n$\scriptstyle \left.\vphantom{ n}\right)$ riportate all'ingresso, in modo da ottenere un unico contributo complessivo di valore

TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ = TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ 1}\right.$1$\scriptstyle \left.\vphantom{ 1}\right)$ + TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ 2}\right.$2$\scriptstyle \left.\vphantom{ 2}\right)$$\displaystyle {\frac{1}{G_{d_{1}}}}$ + TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ 3}\right.$3$\scriptstyle \left.\vphantom{ 3}\right)$$\displaystyle {\frac{1}{G_{d_{1}}G_{d_{2}}}}$ + ... + TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ N}\right.$N$\scriptstyle \left.\vphantom{ N}\right)$$\displaystyle {\frac{1}{\Pi _{n=1}^{N-1}G_{d_{n}}}}$

in cui, sostituendo le espressioni per i TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ n}\right.$n$\scriptstyle \left.\vphantom{ n}\right)$ si ottiene

TQi$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ = T0 . $\displaystyle \left[\vphantom{ F_{1}-1+\frac{F_{2}-1}{G_{d_{1}}}+\frac{F_{3}-1}{G_{d_{1}}G_{d_{2}}}+\cdots +\frac{F_{N}-1}{\Pi _{n=1}^{N-1}G_{d_{n}}}}\right.$F1 - 1 + $\displaystyle {\frac{F_{2}-1}{G_{d_{1}}}}$ + $\displaystyle {\frac{F_{3}-1}{G_{d_{1}}G_{d_{2}}}}$ + ... + $\displaystyle {\frac{F_{N}-1}{\Pi _{n=1}^{N-1}G_{d_{n}}}}$ $\displaystyle \left.\vphantom{ F_{1}-1+\frac{F_{2}-1}{G_{d_{1}}}+\frac{F_{3}-1}{G_{d_{1}}G_{d_{2}}}+\cdots +\frac{F_{N}-1}{\Pi _{n=1}^{N-1}G_{d_{n}}}}\right]$

Applicando la definizione F$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ = 1 + $ {\frac{T^{\left( T\right) }_{Q_{i}}}{T_{0}}}$, si ottiene

F$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ = F1 + $\displaystyle {\frac{F_{2}-1}{G_{d_{1}}}}$ + $\displaystyle {\frac{F_{3}-1}{G_{d_{1}}G_{d_{2}}}}$ + ... + $\displaystyle {\frac{F_{N}-1}{\Pi _{n=1}^{N-1}G_{d_{n}}}}$

che costituisce proprio l'espressione cercata:

F$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ = F1 + $\displaystyle \sum_{i=2}^{N}$$\displaystyle {\frac{F_{i}-1}{\Pi _{j=1}^{i-1}G_{d_{j}}}}$

Il risultato si presta alle seguenti considerazioni:

Pertanto l'elemento che determina in modo preponderante il rumore prodotto da una cascata di reti due porte è la prima rete della serie, ed il suo progetto deve essere eseguito con cura particolare, anche tenendo conto del fatto che le due esigenze sopra riportate sono spesso in contrasto tra loro. E' inoltre appena il caso di ricordare che l'espressione ottenuta non è in dB, mentre spesso F è fornito appunto in dB; pertanto per il calcolo di F$\scriptstyle \left(\vphantom{ T}\right.$T$\scriptstyle \left.\vphantom{ T}\right)$ occorre prima esprimere tutti gli Fi in unità lineari.

Esercizio

 

0.350000
\resizebox* {0.35\textwidth}{!}{\includegraphics{cap14/f14.6.ps}}

 Una trasmissione video con portante fp = 2 GHz viene ricevuta secondo uno dei due schemi in figura, indicati come caso A e B. E' presente una discesa in cavo coassiale con $ \phi$ = 1.2/4.4 mm lunga 50 metri, un filtro-amplificatore con guadagno disponibile Gd1 = 20 dB, fattore di rumore F = 2 dB e banda di rumore BN = 7 MHz, ed un mixer che converte il segnale a frequenza intermedia fI, e che esibisce Gd2 = 0 dB e F2 = 10 dB. Tutti i componenti a valle dell'antenna si trovano alla stessa temperatura T0 = 290 oK. Calcolare:

1)
La minima potenza disponibile WdR che occorre ricevere per ottenere SNR0 = 50 dB nei due casi. Ripetere il calcolo supponendo l'antenna ricevente a temperatura Ta = 10 oK anziché T0.
2)
La minima potenza che è necessario trasmettere per superare un collegamento terrestre lungo 50 Km, con antenne di guadagno GT = GR = 30 dB. Ripetere il calcolo per un down link satellitare in orbita geostazionaria.
3)
Il valore efficace della tensione ai capi del generatore equivalente di uscita dell'amplificatore di potenza del trasmettitore, per il caso migliore (tra A e B) del collegamento terrestre, nel caso di massimo trasferimento di potenza con Zu = Za = 50 $ \Omega$, oppure con Zu = 50 $ \Omega$ e Za = 50 - j 50 $ \Omega$.

Svolgimento

Determiniamo innanzitutto l'attenuazione del cavo coassiale, che risulta Ad$ \left(\vphantom{ f}\right.$f$ \left.\vphantom{ f}\right)$ = A0$ \sqrt{f\left( MHz\right) }$ dB/Km. Per il diametro indicato risulta A0 = 5.3 dB/Km, ed alla frequenza di 2 GHz si ottiene Ad$ \left(\vphantom{ f}\right.$f$ \left.\vphantom{ f}\right)_{dB}^{}$ = 5.3$ \sqrt{2\cdot 10^{3}}$ = 237 dB/Km; e quindi in 50 metri si ha 11.85 $ \simeq$ 12 dB. Riassumendo:



Ad F1 Gd1 F2 Gd2
dB 12 2 20 10 0
lineare 15.8 1.6 100 10 1
<><>



1)
 
A)
Il fattore di rumore complessivo risulta

    FA = Fcoax + Ad$ \left(\vphantom{ F_{1}-1}\right.$F1 - 1$ \left.\vphantom{ F_{1}-1}\right)$ + $ {\frac{A_{d}}{G_{d_{1}}}}$$ \left(\vphantom{ F_{2}-1}\right.$F2 - 1$ \left.\vphantom{ F_{2}-1}\right)$ = 26.7   $ \rightarrow$  14.3 dB.

Dato che per la trasmissione televisiva AM-BLU risulta SNR = SNR0, scriviamo

     WdR = SNRi . WdN = SNR0 . FA . BN . kT0 e quindi

    WdR(dBm) = SNR0(dB) + FA(dB) + BN(dBMHz) + KT0(dBm/MHz) =

                      = 50 + 14.3 + 8.45 - 114 = -41.25 dBm

B)
Il fattore di rumore complessivo risulta ora

    FB
= F1 + $ {\frac{\left( F_{coax}-1\right) }{G_{d_{1}}}}$ + $ {\frac{A_{d}}{G_{d_{1}}}}$$ \left(\vphantom{ F_{2}-1}\right.$F2 - 1$ \left.\vphantom{ F_{2}-1}\right)$ = 3.17   $ \rightarrow$  5 dB.
La differenza con il caso A è di 9.3 dB, e la potenza disponibile che occorre ricevere diminuisce pertanto della stessa quantità, e quindi ora risulta WdR = -50.55 dBm.

Nel caso in cui Ta = 10 oK $ \neq$ T0, non si ottiene più Tei = FT0, ma occorre introdurre la TQi della rete riportata al suo ingresso, e considerare la rete non rumorosa in modo da scrivere Tei = Tg + TQi = TA + T0$ \left(\vphantom{ F-1}\right.$F - 1$ \left.\vphantom{ F-1}\right)$. Ripetiamo i calcoli per i due casi A e B:

A)
WdR = SNR . WdN = SNR . BN . k . $ \left(\vphantom{ T_{a}+T_{Q_{i}}}\right.$Ta + TQi$ \left.\vphantom{ T_{a}+T_{Q_{i}}}\right)$ = SNR . BN . k . $ \left(\vphantom{ T_{a}+T_{0}\left( F_{A}-1\right) }\right.$Ta + T0$ \left(\vphantom{ F_{A}-1}\right.$FA - 1$ \left.\vphantom{ F_{A}-1}\right)$ $ \left.\vphantom{ T_{a}+T_{0}\left( F_{A}-1\right) }\right)$;

WdR(dBW) = SNR(dB) + 10log107 . 10+6 + 10log10$ \left(\vphantom{ 1.38\cdot 10^{-23}\left( 10+290\cdot 25.7\right) }\right.$1.38 . 10-23$ \left(\vphantom{ 10+290\cdot 25.7}\right.$10 + 290 . 25.7$ \left.\vphantom{ 10+290\cdot 25.7}\right)$ $ \left.\vphantom{ 1.38\cdot 10^{-23}\left( 10+290\cdot 25.7\right) }\right)$ =

                           = 50 + 68.5 - 190 = -71.5 dBW = -41.5 dBm

B)
WdR(dBW) = 50 + 68.5 - 10log10$ \left(\vphantom{ 1.38\cdot 10^{-23}\left( 10+290\cdot 2.17\right) }\right.$1.38 . 10-23$ \left(\vphantom{ 10+290\cdot 2.17}\right.$10 + 290 . 2.17$ \left.\vphantom{ 10+290\cdot 2.17}\right)$ $ \left.\vphantom{ 1.38\cdot 10^{-23}\left( 10+290\cdot 2.17\right) }\right)$ = - 82 dBW = -52 dBm
Notiamo che se la Ta è ridotta, le prestazioni per la configurazione A migliorano di soli 0.25 dB, mentre nel caso B il miglioramento è di circa 1.5 dB. Questo risultato trova spiegazione con il fatto che in A predomina comunque il TQi prodotto dal cavo.

2)
In un collegamento radio terrestre si assume Ta = 290 oK. Inoltre, per il caso in esame si trova una attenuazione disponibile pari a

Ad = 32.4 + 20log10f(MHz) + 20log10d(Km) - GT - GR = 32.4 + 66 + 34 - 60 =

     = 72.4 dB

A)
WdT = WdR + Ad = - 41.25 + 72.4 = 31.15 dBm = 1.15 dBW $ \rightarrow$ 1.3 Watt
B)
WdT = WdR + Ad = - 50.55 + 72.4 = 21.85 dBm = - 8.15 dBW $ \rightarrow$ 153.1 mWatt
Per
il downlink si ha d = 36.000 Km, mentre Ta = 10 oK. Pertanto:

    Ad = 32.4 + 20log10f(MHz) + 20log10d(Km) - GT - GR = 32.4 + 66 + 91.12 - 60

         = 129.5 dB

e quindi, utilizzando il valore WdR ottenuto per il caso B, otteniamo

     WdT = WdR + Ad = - 52 + 129.5 = 77.5 dBm = 47.5 dBW $ \rightarrow$ 56.2 KWatt

3)
Nel caso di adattamento, la potenza ceduta all'antenna Tx è proprio quella disponibile del generatore, e quindi si ha WdT = $ {\frac{\sigma _{g}^{2}}{4R}}$, da cui

     $ \sigma_{g}^{}$ = $ \sqrt{W_{d_{T}}4R}$ = $ \sqrt{153\cdot 10^{-3}\cdot 4\cdot 50}$ = 5.53 Volt.

In caso di disadattamento, desiderando che la potenza ceduta all'antenna trasmittente rimanga la stessa, e supponendo le impedenze indipendenti dalla frequenza, scriviamo (in accordo alla relazione mostrata in (12.1))

     $ \mathcal {W}$T = $ \mathcal {P}$vo$ {\frac{R_{a}}{\left\vert Z_{a}\right\vert ^{2}}}$ = Pvo$ {\frac{50}{50^{2}+50^{2}}}$ = Pvo . 10-2

e quindi Pvo $ \simeq$ 15.3 (Volt2). Applicando ora la regola del partitore, si ottiene

     Pvo = Pvg$ \left\vert\vphantom{ \frac{Z_{a}}{Z_{a}+Z_{u}}}\right.$$ {\frac{Z_{a}}{Z_{a}+Z_{u}}}$ $ \left.\vphantom{ \frac{Z_{a}}{Z_{a}+Z_{u}}}\right\vert^{2}_{}$ = Pvg$ \left\vert\vphantom{ \frac{50-j50}{50+50-j50}}\right.$$ {\frac{50-j50}{50+50-j50}}$ $ \left.\vphantom{ \frac{50-j50}{50+50-j50}}\right\vert^{2}_{}$ = Pvg$ {\frac{50^{2}+50^{2}}{100^{2}+50^{2}}}$ = Pvg . 0.4.

Dunque, Pvg = $ {\frac{P_{v_{o}}}{0.4}}$ = $ {\frac{15.5}{0.4}}$ = 38.75 Volt2, ovvero Vgeff = $ \sqrt{38.75}$ = 6.225 Volt.

Evidentemente, il disadattamento produce un innalzamento del valore efficace, se si vuol mantenere la stessa potenza di uscita.

               \resizebox* {0.6\columnwidth}{!}{\includegraphics{cap14/f14.7.ps}}

Esercizio
Un trasmettitore con potenza di 50 mW e portante 30 MHz, modula AM un segnale con banda $ \pm$W = $ \pm$ 10 KHz. Qualora si desideri mantenere un SNR in ricezione di almeno 25 dB, determinare la distanza che è possibile coprire adottando antenne isotrope, ed un ricevitore caratterizzato da un fattore di rumore F = 10 dB.
Svolgimento
Assumendo che la trasmissione sia BLD-PS e che si verifichino le condizioni di massimo trasferimento di potenza, la potenza che è necessario ricevere può essere determinata come $ \mathcal {W}$R = W . N0 . SNR = B . kT0F . SNR, e quindi

       $ \mathcal {W}$R(dBm) = 40 - 174(dBm/Hz) + 10 + 25 = -99 dBm.

Il guadagno di sistema risulta allora pari a

      Gs(dB) = $ \mathcal {W}$T(dBm) - $ \mathcal {W}$R(dBm) = 10 log1050 + 99 = 17 + 99 = 116 dB.

Non prevedendo nessun margine, l'attenuazione dovuta alla distanza è numericamente pari al guadagno di sistema, e pertanto scriviamo

      116 = 32.4 + 20 log10f(MHz) + 20 log10d(Km) = 32.4 + 29.5 + 20 log10d(Km)

e quindi 2.7 = log10d(Km), da cui d = 102.7 = 501 Km.

Svolgendo nuovamente i calcoli nel caso in cui il fattore di rumore del ricevitore sia pari a 20 dB e 100 dB, si ottiene che la nuova massima distanza risulta rispettivamente di 158 Km e di 15 metri.



Sottosezioni
next up previous contents index
Avanti: Rumore nei ripetitori Su: Rumore nelle reti due porte Indietro: Reti attive   Indice   Indice analitico
alef@infocom.uniroma1.it
2001-06-01