Nella
nostra provincia le imprese utilizzano forme contrattuali
atipiche?
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Sì, in particolare c'è un elevato ricorso
a contratti a tempo determinato, superiore alla media
nazionale;
A
che cosa è dovuta questa situazione?
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Una ragione importante è che nella nostra provincia
ci sono settori molto rilevanti dal punto di vista
occupazionale, come l'agricoltura ed il turismo, che
hanno un'attività stagionale, per cui preferiscono
rapporti di lavoro legati alla durata della stagione
in cui si svolge il lavoro;
Oltre
ai contratti tempo determinato, quali sono i rapporti
atipici più diffusi?
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Sono il part time e un contratto che riguarda in particolare
i giovani, quello da apprendista, entrambi coinvolgono
quote attorno all'11% dei neolavoratori;
I
contratti atipici riguardano qualche categoria particolare
di lavoratori?
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In generale non ci sono grosse distinzioni. L'unica
eccezione è rappresentata dal part time, forma
contrattuale che coinvolge una quota di donne tre
volte superiore a quella degli uomini;
A
livello territoriale ci sono differenze?
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Tra Cesena e Forlì non ci sono grosse differenze,
anche se nella prima zona si evidenzia un ricorso
molto più consistente di contratti di apprendistato;
Questi
sono contratti da dipendente, ma la flessibilità
non è raggiunta solo in questo modo?
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No, in effetti molte imprese ricorrono anche a rapporti
di quasi dipendenza (parasubordinati), dove non si
parla di dipendenti, ma di collaboratori. Nella provincia
questi sono più di 12 mila, quasi il 10% delle
persone che lavorano.
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