In Italia manca un'identità di concezione del mondo tra "scrittori" e
"popolo"; cioè i sentimenti popolari non sono vissuti come propri dagli
scrittori, né gli scrittori hanno una funzione "educatrice nazionale", cioè
non si sono posti e non si pongono il problema di elaborare i sentimenti
popolari dopo averli rivissuti e fatti propri [...].
In Italia, il termine "nazionale" ha un significato molto ristretto
ideologicamente, e in ogni caso non coincide con "popolare", perché in
Italia gli intellettuali sono lontani dal popolo, cioè dalla "nazione", e
sono invece legati a una tradizione di casta, che non è mai stata rotta da
un forte movimento politico popolare o nazionale dal basso: la tradizione è
"libresca" e astratta, e l'intellettuale tipico moderno si sente più legato
ad Annibal Caro o a Ippolito Pindemonte che a un contadino pugliese o siciliano.
Antonio Gramsci
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Giuseppe Migneco
"Raccoglitore di limoni", 1952
Galleria Sant'Erasmo, Milano |