ANALISI TESTUALE della novella del Decamerone |
La novella dedicata a Guido Cavalcanti è narrata da Elissa nell'ambito della sesta giornata, durante la quale il tema da trattare concerne la capacità di risolvere vantaggiosamente una situazione incresciosa mediante un motto arguto, ossia una battuta intelligente. Elissa è dunque una narratrice interna finché interviene nell'ambito della cornice, ove agisce come personaggio, ma rimane, naturalmente, esterna rispetto alla novella raccontata. |
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La prerogativa saliente del testo, che è esplicitata, consiste dunque nella capacità dialettica esperita dal protagonista, Guido Cavalcanti, per liberarsi definitivamente, senza possibilità di repliche, dei propri molestatori. |
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Il motto, grazie alla sua concisa arguzia, ebbe larga fortuna in età medievale come, ancora una volta, ci documenta il Novellino, ma l'uso che ne fa il Boccaccio pone in risalto un espediente più sofisticato, che impegna l'intelligenza stessa del lettore: "Signori, voi mi potete dire a casa vostra ciò che vi piace". Proprio l'ultima battuta pronunciata dal poeta, prima di sparire, mette in evidenza gli elementi di un'antitesi, che sottolinea la diversità ideologica e morale esistente tra il Cavalcanti e i componenti la brigata. |
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Lo spazio compreso fra le tombe viene attribuito a uomini "morti" sotto il profilo spirituale, che consumano il loro tempo in piaceri futili. Da un lato dunque i cittadini, che si prodigano a imbandire tavole, a ricevere i forestieri e a sfilare in costume per le strade; dall'altro l'artista solitario, meditabondo, tutto proteso alla scoperta di verità filosofiche: due visioni del mondo inconciliabili, perché basate su opposti valori. La novella può essere pertanto esaminata secondo diverse chiavi d'analisi. |
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Non v'è dubbio che offra uno spaccato di vita cittadina, fornendo indicazioni riguardanti le abitudini degli abitanti, e pertinenti a un'indagine sociologica che comprova, ad esempio, un certo grado di benessere e una diffusa volontà di aggregazione, peculiari della società comunale in ascesa. |
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Il testo presenta altresì i tratti tipici della novella aneddotica, documentando un ritratto del Cavalcanti di indubbia immediatezza, che fornisce più elementi di spicco, relativi alla sua personalità umana, rispetto a qualsiasi biografia. |
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Ma che la volontà del Boccaccio non fosse certo quella di esaurire la potenzialità della novella nel motto, lo comprendiamo dall'esigenza di spiegarne la profondità di contenuto attraverso le parole di messer Betto "Gli smemorati siete voi, se voi non l'avete inteso...". Ed è certo difficile intendere unallusione sottile per chi rimane troppo ancorato alla propria visione del mondo senza riuscire a immaginare unaltra interpretazione della realtà, in chiave spirituale e creativa. |
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Se volessimo infine tentare di trovare in questa novella un procedimento narrativo dominante, potremmo forse, come anticipato, rintracciare la tipologia del contrasto, che effettivamente consiste nel mettere a confronto due opposte mentalità, due diversi modi d'intendere i valori importanti dell'esistenza. |
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Il procedimento del contrasto non viene usato da Boccaccio come accessorio stilistico, e perciò non incide solo sull'apparato formale del testo - ad esempio mediante la messa a confronto di battute di dialogo dagli opposti intendimenti - ma coinvolge soprattutto il contenuto, impegnando proprio su questo l'attenzione del lettore. |
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