SCOPERTA E CONQUISTA DELL'AMERICA

Dall'avventura di Colombo alla nascita del colonialismo


Home - Premessa - Introduzione alle scoperte geografiche - Perché Spagna e Portogallo - Come ricordare il V Centenario - Il Portogallo - La Spagna - Inter Caetera - L'occasione perduta di Colombo - Genocidio degli Aztechi - Bibliografia - Cerca nell'ipertesto


SCOPERTA E CONQUISTA DELL’AMERICA

Dall’avventura di Colombo alla nascita del colonialismo

Cristoforo Colombo
Cristoforo Colombo

Premessa

Il colonialismo dipende da una determinata cultura, esattamente come il capitalismo. Se gli uomini di una civiltà, di una religione, di una nazione ecc. si sentono, ad un certo punto, in diritto di dover conquistare dei territori altrui, significa che già al loro interno esiste una visione deformata delle relazioni sociali, esiste già il senso del dominio da parte del più forte nei confronti del più debole.

Questo senso o sentimento o atteggiamento sociale non dipende dalla psicologia dei popoli, ma da una cultura, da una determinata percezione della realtà, che nell’antichità (ma in parte ancora oggi), si esprimeva soprattutto in chiave religiosa (mitologica o metafisica o razionale che fosse).

Le cause del colonialismo possono anche essere state sociali, politiche, economiche, ma noi dobbiamo puntare l’attenzione sulle cause culturali, quelle precedenti a tutto. Bisogna scoprirle e cercare di superarle, proprio perché di fronte a una determinata situazione sociale (critica o conflittuale) non ci si debba sentire indotti nuovamente a rispondere con la scelta della sopraffazione e quindi inevitabilmente con quella del colonialismo, che è sempre una forma di razzismo. Il problema principale infatti è di non ripetere, in forme diverse, gli errori del passato.

Sono almeno tremila anni che l’Europa ha una pretesa di dominio verso le realtà più deboli. Ogniqualvolta i conflitti sociali diventano troppo acuti per poterli risolvere pacificamente, in politica interna si usano i sistemi autoritari, i metodi repressivi, mentre in politica estera si adottano programmi di conquista coloniale, di sfruttamento delle risorse altrui, umane o naturali che siano. Se in politica estera si ottengono «buoni risultati», è facile che aumenti la «democrazia» in politica interna.

Nel passato il dissenso interno ai paesi europei riusciva a trovare una valvola di sfogo trasferendosi in territori da colonizzare, dove però i dissidenti riproducevano quegli stessi rapporti antagonistici che avevano vissuto o subìto in patria, con la differenza che, nelle colonie, essi si sentivano autorizzati a farli subire alle popolazioni conquistate e ai loro territori.

Anche ammettendo che nella loro terra d’origine i dissidenti volessero realizzare una qualche transizione al socialismo, bisogna dire che questa esigenza non s’è mai realizzata nelle colonie ch’essi hanno conquistato o semplicemente abitato. E non tanto perché la loro stessa madrepatria non gliel’avrebbe permesso, quanto perché non avevano superato i limiti culturali di partenza.

I coloni hanno sì potuto riscattarsi dal peso delle contraddizioni subìte in patria, ma solo perché sono diventati i nuovi padroni in casa d’altri. Non hanno mai cercato un rapporto di collaborazione con le popolazioni incontrate, onde potersi opporre al dominio della madrepatria. E se l’hanno fatto, è stato in maniera strumentale, per necessità di circostanza, per aumentare il loro potere di colonizzatori. Il dissenso frustrato nella madrepatria s’è trasformato nelle colonie in dominio nei confronti dei territori conquistati e delle popolazioni sottomesse.

Questa cosa è potuta andare avanti finché ci sono state terre da conquistare e popolazioni da sfruttare. Ma oggi tutto il pianeta è stato colonizzato. Se le popolazioni sottomesse cominciassero a ribellarsi, non ci sarebbe più modo, da parte dei paesi cosiddetti «avanzati», di trovarne di nuove da sottoporre a nuovi sfruttamenti.

L’antagonismo non può più espandersi geograficamente, può solo acutizzarsi a livello sociale, là dove riesce a dominare. Ecco perché è diventata ancora più urgente la necessità di realizzare una transizione al socialismo democratico.


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia - Moderna
 - Stampa pagina
Scarica PDF

Ricerca nel libro

powered by TinyLetter

Translate:

Acquista il libro su Amazon
Scoperta e conquista dell'America

I testi di Nacher non sono inclusi nel libro, ma possono essere scaricati da questo pdf


Info | Note legali | Contatto | Facebook | Twitter | Youtube