Gianni Grana: REALISMO E AVANGUARDIA DALL'800 AL 900

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GIANNI GRANA

REALISMO E AVANGUARDIA DALL'800 AL 900

Nei due volumi che seguono, in questa sezione storica del Novecento (Sintesi e analisi), di cui mi sono assunta la elaborazione e la responsabilità esclusiva, ripropongo la complessa struttura di due ampi e recenti studi miei, in riedizione largamente integrata, per i lettori di questa collana. Vertendo su due esperienze "al limite", diversamente esemplari tra 800 e 900 e nel 900 avanzato, rispettivamente nel romanzo italiano e nella poesia (apoesi) europea, con le estese analisi intertestuali che offrono, e con le folte discussioni teoriche e problematiche di sostegno, credo aprano orizzonti storici ulteriori e anche ’nuovi’, tra realismo e avanguardia in apparente antagonismo e in relazioni possibili.

Temi su cui lo stesso capitolo introduttivo che qui precede fornisce, in ridiscussione deliberata come sempre, alcune indispensabili chiavi di prospettiva e di raccordo, particolarmente – quasi esclusivamente – sulla tradizione italiana del Realismo narrativo, che preparano e integrano i capitoli seguenti. Per la poesia invece, la più ardita trama a-tematica, eversiva e de-compositiva, delle Avanguardie otto-novecentesche, è visibilmente privilegiata in questa serie, e anche il volume riservato alla corposa analisi testuale dell’opus apertissimo di Villa, ne è largamente occupato nella prospettiva europea dell’ "orfismo" contemporaneo, della "apoesi" che potremmo dire "trasnazionale", avendo anche l’apoesi molto probabilmente i privilegi di "universalità" della angusta Poesia detronizzata.

Quanto agli scorci e baleni di una inedita analogia religiosa "cristiana" che io sempre più frequentemente introduco anche nell’analisi di prodotti "estetici", sono del tutto intenzionali e anzi rientrano nell’orbita dei miei studi specifici (Religione e letteratura) sulla secolarizzazione ideo-religiosa (in prevalenza come ovvio "cristiana"), che è pure una irresistibile persistenza, anche nella più " avanzata" cultura laica, filosofica e "scientifica" del secolo. E che generalmente – non certo a caso – è un ‘valore’ di cultura trascurato per rimozione, inibizione e repressione autocensoria, nelle sintesi storico-culturali e nelle analisi con-testuali, malgrado le enormi evidenze nella cultura contemporanea, nei vari travestimenti ‘ideali’ e idealistici anti-moderni e ’post-moderni’.

Senza dire della stessa mobilitazione etico-politica coordinata del "mondo occidentale", così spesso inconfondibilmente demo-"crociata" per tradizione storica, e oggi finalmente "vittoriosa" sullo schianto punitivo del materialismo ateo, nell’imminenza fausta del terzo millennio.

www.giannigrana.it

Marsilio da Padova

Biografia - Le avanguardie letterarie - John Dewey e la metodologia americana - Diomorto (Autoreferenza critica) - La rivoluzione fascista - L'iper (dis) funzione critica - Malaparte scrittore d'Europa - Luigi Pietrobono e l'allegorismo - Realismo e Avanguardia dall'800 al 900 - Frane e spirali del sapere - Diomorto e Uomovivo/Uomosolo - I vicerè e la patologia del reale - Babele e il silenzio: genio "orfico" di Emilio Villa


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Teorici
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Aggiornamento: 26-04-2015