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METODO DI LAVORAZIONE di Michelangelo
I - II -
III - IV -
V - VI - VII -
VIII - IX
- Ogni
mezzo tecnico è messo in campo per queste opere, con grande maestria, ma soprattutto è
messo in campo il più sottile fra gli strumenti di un artista: la passione.
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- Il marmo sembra corroso
dallimpeto dellartista, lo stesso impeto che viene trasferito ai protagonisti.
Nella stessa opera si alternano la levigatura più fine e lucente e la roccia pura non
lavorata, quasi a dimostrare la contrapposizione e la diversità degli elementi che vi
sono raffigurati: la perfezione, leleganza e la limpidezza dello spirito umano e la
selvaticità e lindomabilità della materia.
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- Prima di
tutto si può notare bene come Michelangelo lavorasse il marmo non per
"via di porre", cioè modellando una materia duttile, ma "per forza di
levare", come diceva l'artista stesso, cioè attaccando il blocco di
pietra da una delle facce, oppure da due quand'era prevista una veduta di
spigolo, facendo gradualmente emergere le forme come dall'acqua di una
"conca" che lentamente si svuoti (così il Vasari).
- Si capisce anche il
concetto che Michelangelo aveva della scultura: "Non ha lottimo artista alcun
concetto chun marmo solo in sé non circoscriva col suo cuperchio, e solo a quello
arriva la man che ubbidisce allintelletto." Cioè lo
scultore non può concepire alcuna idea di figura che già non si trovi nel marmo,
anche se lì è circondata da materia inutile, e solo seguendo lidea della mente la
mano riesce a raggiungere quella figura e a tirarla fuori, come da uno specchio
dacqua.
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- La gamma
degli strumenti utilizzati è quindi abbastanza vasta, ed è quella tipica della maggior
parte delle sculture: va dagli scalpelli a punta temperati, agli scalpelli piatti per
eliminare le asperità, alla gravina (scalpello seghettato che frantuma il marmo in tante
piccole schegge) ed infine agli strumenti utilizzati per le rifiniture e la levigatura che
possono essere ancora scalpelli piatti per i particolari, raspe e lime di diversa
gradazione per i diversi tipi di levigatura o anche la pietra pomice: una pietra molto
dura ottima per levigare e consumare le superfici.
Mauro Scozzi |