LA GUERRA SOTTERRANEA
Le ragioni del matriarcato


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RIFLESSI SULLA SOCIETA' ODIERNA

Anna Kuliscioff, l'esule russa che contribuì a diffondere il marxismo in Italia
Anna Kuliscioff, l'esule russa che contribuì a diffondere il marxismo in Italia

Un siffatto lungo periodo temporale (15/30 mila anni) potrebbe anche fornire valide giustificazioni ad alcune odierne modalità comportamentali adottate dagli esseri umani nei rapporti interpersonali.

Le motivazioni normalmente addotte da psicologia, psicanalisi ed antropologia per spiegare le varianze nei comportamenti interpersonali, sessuali e non, tra maschi e femmine della specie sono molteplici ed appaiono, in genere, ragionevolmente fondate, ma risulta abbastanza evidente che l'essere obbligati a trascorrere gran parte della propria esistenza all'interno di un gruppo stabile (tana, grotta, rifugio temporaneo, ambiente temporaneamente stanziale) comporti per gli elementi umani coinvolti (nel caso di specie per le femmine) la necessità di ridurre la conflittualità, aumentare la capacità mediatoria ed incrementare la ricchezza della comunicazione interpersonale, conservando nel contempo le caratteristiche capacità proprie di soggetti in grado di provvedere alla difesa, alle necessità ed alla protezione del "nido", mentre l'attività di "cacciatore/raccoglitore" propria degli elementi fisicamente più dotati (di norma i maschi"), imponendo lunghi periodi di isolamento o semi-isolamento dal gruppo base, obbliga ad una notevole autonomia emotiva, ad una comunicazione essenziale, rapida e relativamente astratta (segni, simboli, vocalizzazioni brevi e concise) e ad una forte competizione per l'importanza assoluta dei risultati prodotti ai fini della sopravvivenza del "gruppo".

Si potrebbe quindi parzialmente ricondurre a questo lunghissimo intercorso temporale una buona quota delle difficoltà di comunicazione, verbale e non verbale, tra uomo e donna.

RIFLESSI SULLA PALINGENESI DELLA SOCIETA' ODIERNA

Molti studiosi, in epoche diverse e con differenti motivazioni, si sono sforzati (sostanzialmente) di dimostrare, anche con notevole profondità di indagine, che i passi evolutivi "critici" delle strutture politico/sociali/religiose (tirannia/Cronos, democrazia classica/Olimpo, cattolicesimo/impero, democrazia rappresentativa/luteranesimo-calvinismo-inquisizione, etc.) hanno costituito una forma di "regolazione" sociale che fungeva da normalizzante rispetto ad un momento repressivo precedente e/o contemporaneo (nel caso di specie: amazzoni, baccanti, gnostici, catari, streghe, suffragette, etc.). (Galli G., Kerenyi, Thompson, Evola J., Touraine, Kelly J., Feyerabend P., Giorello G., Murray M.).

Tali crisi di passaggio sono caratterizzate da una evoluzione nelle strutture di potere a carattere fortemente astratto (tirannia, democrazia classica, rappresentativa, statalismo, marxismo, etc.) che difficilmente potrebbe essere riferita, in via generale, a soggetti i cui riferimenti vitali (sopravvivenza di gruppo ristretto, amore per i piccoli, etc.) sono molto prossimali (nel senso di quotidiani, vicini e pratici).

Pur con molti distinguo e con qualche superficialità una parte significativa degli studiosi contemporanei evita di scartare apertamente queste teorie o preferisce (probabilmente) non confutarle sistematicamente, forse per non offrire il destro a possibili pesanti critiche metodologiche.

Alcuni elementi, che dagli storici vengono definiti come propri della struttura "villaggio" ma che in realtà, ad un indagine più approfondita, appaiono semplicemente propri della consuetudine di "guerra" sempre utilizzata dalla parte vincente o al potere, si ripetono con assoluta continuità nel corso di queste "fasi" di emersione della ipotizzata protostorica struttura sociale matriarcale o egualitaria e vengono con spietata durezza utilizzati nel corso dell'annegamento e della repressione di queste particolari specie di "rivolte".

La metodica di attribuire ai propri avversari comportamenti e pratiche contronatura, vergognose (?) abitudini sessuali, omicidi, infanticidi, magia nera, stregoneria, etc. etc., appare caratteristica dominante di questi particolari momenti repressivi.

Femmine della specie, baccanti, gnostici e streghe hanno fornito adeguati bersagli alle strutture di potere, che, in qualche maniera, si sono sentite minacciate (come effettivamente erano) ed hanno posto in essere una riparametrazione adattativa (spesso effettuando un vero e proprio balzo culturale) allo scopo di affrontare e risolvere il problema in emersione. (DeVries, Rhodes H.J.F., Wesel U., Kelly H.A.)

Tutta questa pappardella, debitamente integrata con l'irrealtà mitologica ed escatologica delle nostre religioni di massa (vedasi la ricca documentazione in ordine alla impossibilità di riconoscere la sostanza storica dei fondatori delle varie chiese [Cristo, Budda, etc.], e vedasi altresì la poliedricità di interpretazioni, a volte completamente in opposizione, che hanno arricchito le varie religioni nel corso della loro crescita e del loro percorso di prevaricazione degli "avversari" ideologici e non [da notare che la "corrente" fideistica vincente, per così dire, ha sempre eliminato fisicamente gli sconfitti] Brandon Samuel, Bachofen, Evola J., Touraine, Kelly J. Feyerabend P., Giorello G., Murray M., Galli Giorgio ) mi è servita solo per evidenziare alcune particolari caratteristiche ripetutesi in periodi storici che mi sembrano avere notevole affinità con l'attuale.


a cura di Marco Capurro


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sez. Storia - Storia antica
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