LA GUERRA SOTTERRANEA
Le ragioni del matriarcato


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PROBLEMI DELL'OMOSESSUALITA' E DEGLI ALTRI DIVERSI

Proteste di cassintegrate della Telefunken e dell'Alfa Romeo a Milano
Proteste di cassintegrate della Telefunken e dell'Alfa Romeo a Milano

Persino la "liberazione omosessuale", allo scopo di sopravvivere in un contesto di rituale tolleranza (strettamente limitato ai paesi industrializzati, il cosiddetto "primo mondo"), ha posto in essere ristrutturazioni del proprio atteggiamento e modificazioni evolutive successive, a scalare, sino a comporre, alla base della propria cultura, una particolare forma di integrazione sociale che sembra riprodurre la "famiglia tipo", mentre , collateralmente, gli aspetti più estranei al cosiddetto "comune senso del pudore" , vengono saggiamente qualificati o come espressione di frange estreme o come aspetto folcloristico, non pericoloso e non minaccioso, di un particolare atteggiamento sessuale.

In molti altri settori (medico, educativo, mediatico e produttivo) la battaglia del "maschio", condotta contro quanto non può essere ricondotto a schemi formali ritualmente accettati, viene condotta con estrema durezza e senza tema di alterazione od interpretazione forzosa dei dati statistici comuni (vedasi l'effetto valanga che l'AIDS [SIDE], sindrome certamente drammatica e pericolosa, ha provocato in questo mondo quando si è ritrovato posizionato sull'orlo di una modifica alla struttura familiare base).

Nei paesi industrializzati l'AIDS assorbe e succhia enormi risorse dal sistema sanitario, quasi mille volte superiori a quelle assegnate alla grippe (l'influenza, che tuttora provoca decessi 10/15 volte più numerosi) ed alla sifilide, che, solo in Italia, conta 1,5/2 milioni di malati (un milione è la cifra ufficiale, dichiarata alle strutture pubbliche, ma si può facilmente comprendere la vergogna di rendere pubblica una malattia attualmente suscettibile di terapia con esiti largamente positivi) causando molti più morti e danni.

La lotta della struttura sociale formale contro le variabili non integrate ha assunto forme e dimensioni razionalmente incongrue, spesso legate a retrive posizioni etico/religiose o a confuse posizioni moralistiche, le cui risultanze appaiono quasi sempre insufficienti e, molto spesso, addirittura peggiorative rispetto al problema affrontato.

In talune specifiche fattispecie, come quella della lotta alla droga, i provvedimenti fortemente repressivi assunti, oltre ad essere inefficaci e demagogici, manifestano addirittura tracce evidenti di masochismo ed autolesionismo, provocando, nella pratica applicazione, ulteriori e ben più difficilmente rimediabili fratture al tessuto sociale.

Mi permetto di ricordare l'evento proibizionistico americano ed i terribili danni provocati da un comportamento repressivo che, forse pur giustificato moralmente, non può essere valutato, da un punto di vista pragmatico, se non come cretino ed inconcludente.

A questi preoccupanti fenomeni di repressione, socialmente e razionalmente ingiustificati, le confessioni religiose dominanti (sostanzialmente maschiocentriche, anzi, decisamente celibatarie) forniscono rinforzi positivi, contribuendo ad ampliare il gap tra i diversi sessi e le loro varianti. Islamismo e Cattolicesimo, in particolare, conservano il primato della retrività, adottando criteri discriminatori di spaventosa violenza ed umana crudeltà.

Il Cattolicesimo inoltre, pur vantando già il disdicevole primato di aver causato più cadaveri di qualunque altra organizzazione umana (nazismo e comunismo inclusi), si accomuna all'Islam per la pervicacia nel perseguitare i più deboli, approfittando del loro stato di necessità ed integralizzandoli in forme sociali che nulla hanno di santo o divino tranne il "perenne" obbligo di obbedire, soffrire e sostenere una confessione religiosa che di "eterno" ha soltanto la diabolica presunzione.


a cura di Marco Capurro


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sez. Storia - Storia antica
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